Il caso

Ospedale di Settimo: "La Regione almeno si degni di ascoltare i cittadini"

L'accusa della Capogruppo di Liberi Uguali Verdi: "Si stanno lasciando sole decine di migliaia di persone nel momento di maggior bisogno"

Ospedale di Settimo: "La Regione almeno si degni di ascoltare i cittadini"
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“La maggioranza di centrodestra in Regione continua a trovare scuse per non incontrare i rappresentanti del Comitato Salviamo l’ospedale di Settimo, non hanno neanche la voglia di ascoltare le ragioni dei cittadini” afferma Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

L'asta deserta

L’ospedale era stato messo all’asta a marzo ma il 17 maggio, alla scadenza dei termini per la presentazione delle offerte, nessuno si era fatto avanti.

"In quasi 15 anni di attività - fa sapere Accossato - l’ospedale è stato utilizzato da circa 30mila pazienti, di cui più di 20mila residenti a Settimo Torinese e comuni limitrofi totalmente privi di posti letto sanitari. Senza ospedale di riabilitazione e di continuità assistenziale sanitaria decine di  migliaia di anziani, di persone bisognose di cure e di famiglie verrebbero lasciate totalmente sole nel momento di maggior bisogno, in molti casi costrette a ricorrere al pronto soccorso e a ospedali per patologie acute sempre più intasati ed insufficienti ad assicurare livelli di assistenza adeguati".

A oggi nulla di fatto

La consigliera regionale sottolinea poi come l’Assemblea degli Azionisti di S.A.A.P.A. S.p.A., l’azienda che gestisce l’ospedale, si sia riunita il 1 giugno, con un nulla di fatto, riconvocando l’assemblea per il 16 giugno.

“La strada richiesta da molti cittadini, lavoratori, infermieri, medici e sindacati è quella di mantenere la titolarità pubblica della struttura. Nel bando che ha indetto l’asta non erano neanche state fissate garanzie sul tipo e sulla qualità dei servizi da erogare e sulla salvaguardia dei diritti dei lavoratori” ha continuato Accossato.

"La maggioranza continua a rimandare"

“Il Comitato Salviamo l’ospedale di Settimo da più di un mese ha richiesto un’audizione in Commissione per poter esprimere le preoccupazioni e le ragioni dei cittadini ma, prima con una scusa poi con l’altra, la maggioranza continua a rimandare. Meglio assumere decisioni senza essere disturbati, forse perché sanno che si tratta di decisioni impopolari?” ha concluso la Capogruppo di LUV.

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