Nuovo piano regolatore, si allungano i tempi
Ma Guazzora conferma: «Vogliamo approvarlo»

La speranza di riuscire a convocare la Commissione per il Piano regolatore nel mese di luglio, ormai giunti alla fine di giugno, sembra essere oggettivamente difficile.
Nuovo piano regolatore, si allungano i tempi
La sindaca Giulia Guazzora, titolare delle deleghe all’Urbanistica dopo le dimissioni dell’ormai ex assessore Emanuele Durante, chiarisce: «Ci arriveremo al massimo entro settembre» (contando che ad agosto l’attività sarà ferma). E aggiunge: «La La coalizione conferma la volontà di approvarlo».
Intanto, in queste ultime settimane c’è stato il vero e proprio passaggio di consegne tra ex assessore e sindaca. «Mi sono inoltre confrontata con gli uffici e l’architetto Turi, che sta seguendo l’iter del Piano regolatore».
Non resta che aspettare per vedere come si evolverà la situazione. Quello che, a questo punto, sembra essere certo è che rispetto al crono-programma che era stato fissato originariamente i tempi si allungheranno decisamente. Insomma, l’Amministrazione in quest’ultimo anno e mezzo di mandato dovrà correre per riuscire a rispettare l’obiettivo di approvare il nuovo Piano
Passaggio di deleghe
Tutto ruota attorno a quella che è la parte più politica del preliminare al Piano. Dal punto di vista prettamente tecnico infatti, in questi mesi il lavoro che è stato svolto dagli uffici, a stretto contatto con quelli della Regione Piemonte, è stato quello di adeguamento di tutte le norme prettamente di carattere tecnico, che sono necessarie e assolutamente fondamentali nella considerazione del nuovo Piano.
Dopo il rallentamento dell’iter per ragioni di carattere politico interne alla maggioranza (che hanno portato poi al rimpasto in Giunta), ora la maggioranza sarebbe pronta a accelerare. Resta da vedere se questo auspicio si tramuterà in realtà o meno. Ad ormai quasi un mese dal riassetto della Giunta, infatti, di Commissione o di convocazione di un nuovo incontro pubblico, dopo quello prima previsto e poi annullato il 16 aprile, infatti, non c’è stato più alcun passaggio ulteriore.