Dibattito

Nuovo comando di Polizia municipale a Settimo: scontro sui costi

Le critiche di Insieme per Settimo: "Si parla di cifre folli, una riqualificazione da 3mila euro al metro quadro su un totale di 900 metri quadri"

Nuovo comando di Polizia municipale a Settimo: scontro sui costi
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Non sono mancati scontri e nemmeno polemiche nel corso della seduta del Consiglio comunale che si è svolta il 27 luglio, l'ultima chiamata prima della pausa estiva e della ripartenza dei lavori a settembre.

Un milione e 300mila euro di mutuo

Maggioranza e opposizione che hanno discusso un po' su tutto. E in questa cornice, materia di scontro è stato anche il costo effettivo del nuovo comando della Polizia Municipale previsto nell'ex fabbricato commerciale di via Schiapparelli, aggiudicato, in fase di asta, per 280.000 euro dall'Amministrazione negli scorsi mesi.

Ma andiamo per ordine e partiamo dalle delibere illustrate dall'assessore Luca Rivoira su assestamento del bilancio, salvaguardia degli equilibri finanziari dell'ente e variazione del piano delle opere pubbliche. «Con questa variazione di bilancio, e gli equilibri che ne susseguono, andiamo a variare due voci in particolare. Una è relativa al personale, perché aumentano le spese ma anche la copertura, e poi soprattutto quella legata ai lavori per il comando per l'utilizzo di 1.300.000 euro di mutuo per poter far partire i lavori il prima possibile e centrare quello che è un obiettivo per noi strategico sia in termini di sicurezza che di patrimonio dell'ente», ha spiegato Rivoira.

Le perplessità di Catenaccio

Ma è stato proprio quel passaggio sull'oltre milione di euro di mutuo a far saltare qualcuno dai banchi dell'opposizione. In particolare, infatti, a fare i conti in tasca all'Amministrazione è stata la capogruppo di Insieme per Settimo, Rosa Catenaccio, che ha sollevato alcune perplessità sul costo totale dell'operazione che prevede il trasloco dei Civich nella nuova sede di via Schiapparelli, la stessa già al vaglio della precedente giunta e scartata per motivi economici. Come mai questo cambio di rotta?

«Era stato già allora valutato anche il supermercato e i costi di acquisizione e ristrutturazione, nel 2017-2018, erano intorno ad un 1.300,000 euro, cosa che era stata giudicata svantaggiosa economicamente. Attualmente, la variazione di bilancio passa da 1.450.000 euro con rimodulazione dei soldi del bando periferia più risorse proprie dell'ente (500.000 euro) e in questo modo si passa a 2 milioni e 300.000, di cui 1 milione e 300.000 dovrebbero essere garantiti da dei mutui. A questo, aggiungiamo 280.000 euro, il costo pagato da Patrimonio per l'acquisto dell'immobile. Abbiamo fatto un calcolo: il costo del recupero viene a concludersi con circa 3000 euro al metro quadro su una superficie coperta di 900 metri quadri. La troviamo una cifra abbastanza incompatibile sotto certi aspetti», ha spiegato Catenaccio, che non nasconde «profonde perplessità» e «dubbi». Motivo per cui Insieme per Settimo non ha partecipato al voto.

I chiarimenti dell'Amministrazione

È stata la sindaca Elena Piastra a chiarire i contorni della vicenda e a spiegare le scelte politiche adottate dall'attuale Amministrazione che contemplano anche un oggettivo aumento dei costi rispetto a quelli ipotizzati nel 2016. «La scelta che ci portò a vagliare l'ipotesi del supermercato e ad escluderla era il costo molto alto dell'immobile perché, in quel momento, costava ancora 800.000 euro, che era la base dell'asta, e con quella cifra non si sarebbe potuto partecipare. Tant'è che, anche in questo mandato, noi abbiamo aspettato alcune aste fino ad arrivare ai 280.000 euro», ha ricordato Piastra, ribadendo che la «decisione di acquistare quell'immobile è avvenuta quando è arrivato ad avere un costo sostenibile».

Immobile che «risponde ad una serie di caratteristiche interessanti», garantendo, in primo luogo, una maggiore efficienza del servizio in uno spazio che consente «di avere sotto tutte le automobili e al piano terra tutti gli uffici insieme», a differenza di quello che accade ora con la Polizia Municipale divisa tra il Mulino Nuovo e i parcheggi di via Giannone.

Ma la scelta di via Schiapparelli non risponde solo ad un bisogno organizzativo. «Il lavoro su quel supermercato – commenta la sindaca - è un segnale di recupero di un vuoto urbano e di ripartenza di tutta quell'asta». «La scelta politica della quale ci prendiamo la responsabilità anche per l'aumento dei costi risponde a questi temi, cioè il recupero di uno spazio, l'intervento e la riqualificazione dello stesso e significa dare un segnale importante a Borgo Nuovo – precisa -. Inoltre, lo spostamento del comando permetterà altri due elementi a cascata che sono positivi per la città: il primo è che possiamo spostare il Centro per l'impiego (attualmente in via Roma, ndr), con risorse Pnrr del Centro per l'impiego, che andrebbe ad occupare gli spazi che oggi sono occupati dal comando. A cascata, questo permetterebbe di liberare alcuni spazi di via Giannone e un intervento su via Roma dove andremmo a collocare tutti i servizi sociali».

Una riqualificazione di diverse aree che giustifica gli aumenti dei costi, influenzati, naturalmente, anche dall'aumento delle materie prime. «Noi, sicuramente, oggi chiediamo di darci la possibilità utilizzare 1 milione e 300.000 euro in più di mutuo, questo non posso negarlo – ammette Piastra -. Rispetto ai costi pensati allora, c'è stato un aumento perché tutti i nostri lavori hanno avuto un aumento del 35% e purtroppo lo vedete in tutto. Adesso si stanno abbassando su alcuni materiali, purtroppo sono rimasti altissimi sul catrame e questo ci ha messo veramente in grandissima difficoltà».

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