Edilizia

Nuovo bando per gli alloggi popolari a San Mauro

Ecco a chi si rivolge e come fare domanda per entrare in graduatoria

Nuovo bando per gli alloggi popolari a San Mauro
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A partire dallo scorso 15 marzo, è possibile presentare domanda per il nono bando di assegnazione di alloggi di edilizia popolare, disponibili per risulta e per eventuale nuova costruzione nella Città delle fragole.

I destinatari de bando

Il bando si rivolge a soggetti o nuclei familiari che risiedono o hanno stabile attività lavorativa da almeno 5 anni in Piemonte, oppure a chi ha residenza o stabile attività lavorativa da almeno 3 anni nei comuni di San Mauro Torinese o del resto della collina. Tra i requisiti di partecipazione vi è anche il possesso di un Isee in corso di validità non superiore a 23.623,13 euro.

Come fare domanda

La domanda va presentata attraverso l’apposita modulistica disponibile presso l’ufficio casa, lo sportello del cittadino oppure sul sito del Comune. L’ufficio casa è anche disponibile, previo appuntamento da concordare al numero 011-8228025, a fornire supporto nella compilazione dei documenti.

La modulistica, corredata dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà indicati nella modulistica fornita dal Comune, andrà inoltrata entro il 28 aprile (solo per i lavoratori emigrati all’estero il termine è prorogato sino a lunedì 29 maggio). Due le modalità di invio. A mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, in busta chiusa, riportante la dicitura «9° Concorso assegnazione in locazione alloggi di Edilizia Sociale», da inviare all’Ufficio Casa del Comune di San Mauro, in via Martiri della Libertà 150. Oppure la consegna di persona agli stessi uffici.

La graduatoria

Alla chiusura del bando seguirà la creazione della graduatoria. L’assegnazione del 25% degli alloggi sarà riservata a nuclei familiari in possesso di Isee non superiore a 12mila euro aventi tra i propri componenti un invalido con handicap pari o superiore al 76%, un solo genitore con prole minorenne convivente, un anziano ultrasessantacinquenne, giovani coppie che abbiano contratto matrimonio, unione civile o convivenza di fatto da non più di 2 anni.

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