Consiglio comunale

Non ci sono soldi: il Comune di San Mauro stringe la cinghia

Fondamentale l'utilizzo dell'avanzo: "Senza quello i conti comunali sarebbero risultati in dissesto per oltre 2 milioni"

Non ci sono soldi: il Comune di San Mauro stringe la cinghia
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Centellinare le spese per evitare il deficit. Secondo i revisori dei conti, chiamati come ogni anno ad esprimere una valutazione sul bilancio consuntivo, non c’è altra strada che questa per mantenere in ordine i conti a San Mauro.

Il parere dei revisori

Lo hanno scritto a chiare lettere nella nota di commento al rendiconto di gestione 2022 approvato dal Consiglio, invitando l’Amministrazione a stringere la cinghia e a ponderare bene le spese 2023. Si prevede dunque un anno di vacche magre, come confermato dal vicesindaco con deleghe al Bilancio Matteo Fogli e dal consigliere Bruno Bonino, presidente della commissione preposta.

"Usare l'avanzo per far quadrare i conti"

Proprio in commissione, Fogli aveva già anticipato «Dovremo spendere oculatamente l’avanzo libero di amministrazione di 1,8 milioni, facendo economia laddove possibile ma senza tagliare i servizi, e aumentando le entrate ma senza pesare sui cittadini e soprattutto sulle categorie più fragili». Concetto poi ribadito da Bonino in Consiglio: «I conti sono in peggioramento perché le entrate non sono elastiche mentre le spese sono in crescita. Per questo motivo deliberiamo il bilancio consuntivo prima del preventivo, così da utilizzare l’avanzo per far quadrare i conti del bilancio di previsione».

Le cause

Le ragioni di questa situazione sono due e sono «retroattive». «Nel 2022 – ha spiegato Fogli –, oltre alla coda della pandemia, c’è stata un’esplosione dei costi energetici a partire da metà dell’anno e collegati allo scoppio della guerra. E non dimentichiamoci l’inflazione».

I numeri

Tale scenario è raccontato bene dai numeri. «Le spese correnti del 2022 ammontano a 17,1 milioni di euro, 1,3 milioni in più rispetto all’anno precedente e oltre 2 milioni in più rispetto al periodo pre-Covid – è entrato nel dettaglio Fogli –. Aumento più evidente quello legato ai costi energetici, mitigati da trasferimenti statali ma pur sempre saliti di circa 550 mila euro rispetto al 2021».

Le entrate 2022, invece, «ammontano a 19,2 milioni di euro, in linea con gli anni precedenti. Sono aumentate di circa 500 mila euro le entrate tributarie a seguito dalla ridefinizione dei contratti nazionali e pensioni. Mentre si sono ridotte di circa 728 mila euro quelle extratributarie, nonostante l’aumento di sanzioni per violazione del codice della strada» che ammontano a circa 2 milioni.

Buone notizie per i conti pubblici, hanno concluso dall’Amministrazione, sono arrivate solo a fine anno quando l’addizionale Irpef, alcuni inaspettati trasferimenti statali e 290 mila euro di multe in più hanno migliorato il quadro finanziario.

La differenza tra entrate ed uscite consegna appunto all’Amministrazione un avanzo libero di 1,8 milioni. I primi effetti di questa direttiva si sono visti nel bilancio preventivo. Illustrando il documento in commissione, Fogli ha spiegato che senza l’applicazione dell’avanzo i conti comunali sarebbero risultati in dissesto per oltre 2 milioni. «Siccome non siamo in un contesto florido preferisco partire dalle notizie meno buone: se non avessimo avuto un avanzo di gestione, il bilancio evidenzierebbe uno squilibrio di 2.2 milioni».

 

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