Iniziativa

Nel Torinese raccolte 11mila firme contro il cibo sintetico

La petizione promossa da Coldiretti ha ottenuto molti consensi anche tra i sindaci del territorio

Nel Torinese raccolte 11mila firme contro il cibo sintetico
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Dopo l'annuncio da parte del Governo del divieto al cibo sintetico, a Torino e in provincia la raccolta firme a sostegno della petizione lanciata da Coldiretti è arrivata a quota 11mila sottoscrizioni. A firmare sono stati anche 130 amministratori locali mentre ben 47 comuni hanno votato delibere per vietare il cibo sintetico. "Intanto - fanno sapere da Coldiretti Torino - la battaglia continua: chi vuole firmare può farlo presso gli uffici zona di Coldiretti".

La petizione

La petizione nazionale lanciata da Coldiretti per chiedere al governo una norma contro il cibo sintetico ha raccolto molti consensi anche a Torino e provincia. Sono 10.845 le firme raccolte nel Torinese tra i clienti dei mercati contadini di Campagna Amica, agricoltori, cittadini intercettati dai banchetti organizzati in occasione di eventi pubblici e fiere.

Hanno firmato anche 130 amministratori locali insieme ai vescovi di Ivrea e Pinerolo. Inoltre, sono 45 i Comuni che hanno approvato delibere di sostegno a dell’iniziativa legislativa che ha vietato, in tutto il territorio nazionale, la vendita del cibo replicato in reattori.

"La scelta del Governo è per noi una vittoria"

«La scelta del Governo di varare un provvedimento che vieti i cibi sintetici su tutto il territorio nazionale – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - è sicuramente una vittoria di Coldiretti che, andando contro le fake news che da 10 anni ci vogliono fare credere che questi pseudo-cibi siano necessari per salvare il Pianeta ha avviato una capillare campagna di informazione e mobilitazione fornendo un altro punto di vista all’opinione pubblica. Del resto non potevamo non reagire alla notizia che l’Europa avrebbe finanziato la ricerca privata per questi alimenti di laboratorio e che anche in Italia le multinazionali del cibo avrebbero avviato questo attacco al cibo naturale e alle tradizioni secolari della nostra alimentazione».

Il diritto al "cibo naturale"

Coldiretti ha condotto una battaglia per ribadire il diritto di tutti a poter accedere al cibo naturale prodotto attraverso le pratiche dell’agricoltura e dell’allevamento.

Questo l'intervento completo di Bruno Mecca Cici:

«La nostra non è una posizione corporativa. Non difendiamo solo gli interessi di una categoria. Quando difendiamo l’agricoltura difendiamo i consumatori che, per noi, sono tutti uguali perché siamo noi stessi cittadini che mangiano tutti i giorni e che cercano la salute nel cibo. Le nostre aziende agricole lavorano per tutti. Nei nostri 20 mercati contadini di Torino e provincia qualunque scelta alimentare o etica trova i prodotti alimentari che cerca. Non siamo contro nessuno e amiamo la nostra terra e quei nostri luoghi di lavoro che sono le nostre campagne e le nostre montagne".

E ancora:

Chi vuole produrre cibo sintetico vuole chiudere con la storia millenaria del legame Uomo-terra. Le multinazionali investono in ricerca solo per potere poi creare catene di fabbriche hi-tech licenziatarie dei loro brevetti e fare dipendere tutta l’Umanità dalle loro conoscenze scientifiche e tecnologiche protette e inaccessibili. L’allevamento e la coltivazione li possono praticare tutti. Basta volere imparare e volere faticare molto e chiunque può fare la scelta di tornare alla terra. È solo l’agricoltura che può rendere la produzione del cibo davvero democratica e praticabile anche nei Paesi che oggi vivono ancora lo spettro della fame. La ricerca e gli investimenti devono essere indirizzati verso l’agricoltura e l’allevamento sostenibili, come la diffusione delle centrali energetiche a biogas che producono energia eliminando il problema dei gas serra emessi dagli animali; o come l’utilizzo plurimo delle acque, le nuove tecnologie di irrigazione e le nuove tecniche di contrasto alle malattie e ai nuovi parassiti.

"Aiutiamo l’agricoltura - conclude il presidente di Coldiretti Torino - anche quella di casa nostra, a produrre cibo in modo sempre più sostenibile e con una sempre maggiore qualità e continuiamo a rendere sempre più accessibile a tutti il cibo buono e naturale».

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