Monta la protesta tra via Canova e via Galileo Ferraris: "Qui non dormiamo più"

Monta la protesta tra via Canova e via Galileo Ferraris: "Qui non dormiamo più"
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Si ritrovano a gruppetti, nella tarda serata, rendendo infernali le notti dei residenti. Accade nell’area del centro polifunzionale Bosio di via Galileo Ferraris di Settimo, a poche centinaia di metri dal centro storico. Lo racconta il settimanale La nuova periferia di Settimo.

Cosa succede

Entrano con le loro auto dal cancello (direzione centro) che resta aperto e parcheggiano a ridosso delle tribune del campo sportivo. Scendono dalle auto, parlano, chiacchierano, bevono qualcosa e poi via con gli schiamazzi fino a tarda ora. A sollevare il problema, per l’ennesima volta, sono i residenti della zona compresa tra via Galileo Ferraris e via Canova. Gli stessi che già negli anni scorsi avevano sottolineato la propria contrarietà alle «scorribande» notturne nella zona.

Il problema degli accessi

All'epoca l’Amministrazione non era rimasta «sorda» agli appelli come ricordano quei cartelli che, seppur sbiaditi e logorati dal tempo, recitano testualmente: «Attenzione dal giorno 29-07-2021 i cancelli di accesso all’area resteranno chiusi dalle ore 19.30 alle 7.30».

Al cancello posizionato più verso via Milano la catena è ben salda, ma il problema sembra essere l’altro accesso, quello più vicino al centro Bosio. «Resta sempre aperto - lamentano i residenti - e chiunque può accedervi, e così fanno quasi tutte le sere. Con “buona pace”, manco tanto, di noi residenti che mentre dormiamo dobbiamo ascoltare i loro discorsi, i loro schiamazzi e le canzoni che mettono “a palla” con i loro telefoni cellulari per intrattenersi a vicenda».

"Situazione insostenibile"

«E’ una situazione che sta di nuovo diventando insostenibile - lamenta un residente -. Soprattutto per chi abita proprio di fronte all’area delle tribune questa situazione rischia di trasformarsi di nuovo in un enorme problema».

«Vicenda improponibile - commenta un altro residente -, considerando anche che è anche successo che qualcuno di loro si è persino incastrato nella massicciata sfasciando un tombino con la sua auto. Servirebbe un maggiore controllo non soltanto da parte delle forze dell’ordine che, nel caso di necessità, chiamiamo per primi. Ma anche e soprattutto da parte dell’Amministrazione comunale».

Anche perché i residenti non si spiegano come mai, nonostante alcune segnalazioni che di recente sono state inoltrate ai rappresentanti dei cittadini, nessuno abbia ancora provveduto almeno a provare a trovare una soluzione.

«E’ veramente difficile non perdere la pazienza di fronte a certi episodi - spiega qualcuno dei residenti della zona -. E’ complesso, soprattutto per chi si deve alzare presto al mattino, co-abitare con situazioni di questo genere. Siamo stati tutti quanti ragazzi e tutti quanti abbiamo avuto bisogno dei nostri spazi e tante volte ce li siamo presi, ma mai a discapito del rapporto con i residenti e soprattutto con l’educazione».

«Chiediamo che siano predisposti maggiori passaggi da parte dei carabinieri, noi come cittadini facciamo la nostra parte e segnaliamo le criticità, adesso spetta alle istituzioni provare a trovare una soluzione che sia adeguata e rispettosa delle esigenze dei giovani di ritrovarsi e dei residenti a vivere in una situazione diversa da quella degli schiamazzi che registriamo in queste ultime settimane».

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