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Metro 2 Maiolino, vede il bicchiere mezzo pieno

"Adesso è più vicina"

Metro 2 Maiolino, vede il bicchiere mezzo pieno
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Il tema Metro 2 resta al centro dell’attenzione politica regionale locale. A distanza di poco più di una settimana dall’arrivo a Torino del Ministro Salvini e della notizia che, almeno per ora, di una fermata all’altezza del Pescarito, che è cruciale per tutto il nostro territorio, non se ne parlerebbe più (per la mancanza di fondi necessari), i commenti non mancano.

Metro 2 Maiolino, vede il bicchiere mezzo pieno

A Settimo, questo il commento del capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Enzo Maiolino: «Lo stato dell’arte è che quest’opera è ferma da tanti anni, ed è giusto che finalmente venga cantierata. Non c’è la copertura, al momento per quelli che sono gli interessi che riguardano il nostro territorio ma è già buona cosa secondo me che questo progetto comunque si avvicini. Ci sarà il tempo ed il modo, ne sono sicuro, per finanziare il braccetto che arriva al Pescarito. Era importante però iniziarla. Purtroppo con l’aumento dei costi, da quando è stato iniziato lo studio, nel 2019, ad oggi, è noto a tutti, credo che in questo momento al posto di fare propaganda è più importante iniziarla che non ragionare in termini specifici e, ovviamente, nell’interesse del nostro territorio, lavorare affinché il braccetto del Pescarito trovi effettivamente la copertura finanziaria».

Intanto, prosegue il piano dei lavori per l’opera

«La fine dei lavori della prima tratta Rebaudengo/Porta Nuova della Metro2 è prevista per il 2032 e, auspicabilmente, anche la messa in esercizio. Contiamo di avviare i cantieri entro la fine del 2026. Ulteriori 450 milioni di euro entro il 2029 serviranno per completare la tratta fino al Politecnico», questa è la previsione di Bernardino Chiaia, fatta nel corso dell’audizione congiunta di Infra.To da parte delle Commissioni Trasporti del Consiglio regionale con la presidenza congiunta di Mauro Fava e per il Comune Antonio Ledda.

In Regione...

In Regione, interviene anche il gruppo Alleanza Verdi Sinistra: «Il Comune e il Commissario Chiaia stanno facendo un lavoro imponente, ma la preoccupazione per l'assenza dei fondi resta: oggi emerge che Salvini conta di finanziare la tratta mancante (Porta Nuova - Politecnico) nel 2028-2029 con i residui del Pnrr. È lecito chiedersi se si tratti degli stessi residui che il Ministro Urso ha promesso alle imprese - per 25 miliardi. Continuiamo a dire che i soldi ci sono ma non vengono messi a disposizione delle opere realmente prioritarie per i cittadini».
Sottolinea in una nota il consigliere regionale Silvio Magliano (Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale): «Ancora una volta l’area a nord-est di Torino è stata trascurata in tema di servizi e infrastrutture. Prendiamo atto di questo errore strategico che segue le scelte controverse sulla linea 8 e sulla linea 57 di GTT: un errore non parlare più della metro a San Mauro, un errore non definire la progettazione, soprattutto dopo che, due anni orsono, le Amministrazioni comunali dell’area si erano dette disponibili a reperire fondi per completare il progetto di fattibilità tecnico economica. Lavorerò insieme a tutti i politici e amministratori locali di buona volontà, indipendentemente dallo schieramento, affinché gli oltre 140mila cittadini dell’area nord-est, le aziende e le attività commerciali abbiano i servizi di cui hanno bisogno. La metro 2 a San Mauro è una necessità per lo sviluppo economico di tutta l’area e un’infrastruttura che garantisce trasporti efficienti, rapidi e sostenibili anche dal punto di vista ambientale».