Riflessione

Maltempo, Settimo regge l’urto: «Ora serve difendersi dall’acqua degli altri»

La Commissione Ambiente fa il punto sulle opere idrogeologiche. La maggioranza: «Supportiamo i piccoli Comuni, servono fondi per la prevenzione»

Maltempo, Settimo regge l’urto: «Ora serve difendersi dall’acqua degli altri»
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Mentre diversi territori del Piemonte fanno i conti con i danni dell’alluvione del 16 e 17 aprile, a Settimo Torinese l’ultima ondata di maltempo ha messo alla prova il sistema di difesa idraulica cittadino. Con esiti rassicuranti.

Nella foto il canale scolmatore del Villoresi in piena

Maltempo, Settimo regge l’urto... ma gli altri?

Ma se la città della Torre ha retto bene, ora il dibattito si sposta su come intercettare e gestire l’acqua in arrivo dai Comuni limitrofi.

È quanto emerso nell’ultima Commissione Ambiente e Territorio, che ha analizzato lo stato dei rii e delle infrastrutture idrogeologiche settimesi. La seduta, a cui era assente la minoranza, ha visto la maggioranza compatta nel chiedere una strategia più ampia e coordinata, oltre i confini cittadini.

«La città ha fatto investimenti importanti ma ora bisogna fare un ulteriore passo avanti ed intercettare l’acqua prima che arrivi da noi», ha sottolineato Matteo Tricarico, dirigente dell’Ufficio Ambiente. Una linea condivisa anche dall’ingegnere Daniele Mosca, che ha illustrato gli interventi completati negli anni: dallo scolmatore alla sistemazione della Bealera Nuova, fino al bacino di laminazione del Rio Freidano. «Si parla da tempo anche di uno scolmatore lungo la viabilità per Caselle, per convogliare l’acqua direttamente al Po – ha aggiunto – ma serve una decisione politica forte».

Dal fronte politico, la capogruppo del PD Elena Ruzza ha evidenziato il ruolo attivo del Comune anche durante l’emergenza: «La nostra struttura tecnica ha aiutato diversi piccoli Comuni in difficoltà. Ora vogliamo ragionare a freddo, lavorando su documenti condivisi da presentare agli enti superiori per chiedere fondi alla progettazione. L’obiettivo è costruire una rete che non lasci indietro nessuno».

Un appello rilanciato anche dall’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Raso: «Il presidente Cirio è stato presente nei giorni critici, ma adesso serve un impegno concreto per finanziare la prevenzione. Politicamente possiamo metterci al fianco dei Comuni e fare pressione perché arrivino risorse vere».