L'ospedale di Settimo è in vendita
Il bando di asta pubblica è stato pubblicato nei giorni scorsi: importo base 50 milioni
Importo base d’asta: 50 milioni di euro. Una cifra che non lascia scampo. Tanto serve per «conquistare» l’Ospedale Civico di via Santa Cristina di Settimo. Lo spiega il bando di asta pubblica per la cessione della struttura che è stato pubblicato nei giorni scorsi. Il criterio è quello dell’«aggiudicazione al miglior offerente mediante il meccanismo dei rialzi minimi (in seduta pubblica) rispetto alla migliore offerta validamente presentata dai concorrenti».
Il bando
Così si legge e così è. C’è tempo fino alle 12 del 17 maggio per presentarsi con un’offerta economica «di tale rilievo» per aggiudicarsi l’asta e gestire un eventuale nuovo corso della struttura di via Santa Cristina. L’azienda Saapa Spa, la stessa che era stata creata in occasione dell’apertura del progetto del presidio sanitario cittadino, ormai in liquidazione, è in fase di cessione.
I 50 milioni di euro permettono di «conquistare» non solo la società e la struttura, ma anche il diritto di superfieie e l’alienazione di immobili di proprietà dell’Azienda Sanitaria Locale To4 che, tra l’altro, è una dei soci della Saapa Spa e che, insieme agli altri (Comune di Settimo e Asl Città di Torino tra gli altri, ndr), lo scorso 6 marzo hanno avuto notizia del bando di asta pubblica.
Una notizia che, evidentemente, era nell’aria già da tempo, ma per cui si tergiversava e nessuno - neanche scomodando i piani alti dell’amministrazione regionale - aveva ancora avuto notizie certe.
Nel documento che è stato pubblicato sul sito internet dell’ospedale di Settimo e ripreso anche tra le pagine dell’albo pretorio del Comune della Torre, ci sono tutti i dettagli. Compresi quelli tecnici. Guardando tra una pagina e l’altra si può prendere anche visione delle perizie (tante) che sono state elaborate per valutare quello che, un tempo, a Settimo, veniva definito come «l’hopital».
Tanti interrogativi
Ma questi 50 milioni, veramente, qualcuno sarà in grado di «sborsarli» per «accaparrarsi» la struttura e gli onori e gli oneri della sua gestione? Sul territorio in questi giorni se lo stanno chiedendo in tanti. E’ uno di quei temi che, in particolare vista la situazione, stanno dominando la scena politica locale. Considerando anche il sostrato di vicende che interessano l’ospedale che ha emesso un bando per una gestione provvisoria.
E poi c’è ancora un altro tema? In caso di aggiudicazione che fine faranno tutti quegli operatori che attualmente stanno lavorando all’interno del presidio sanitario settimese? «Non ci sembra che ci siano delle clausole sociali che prevedano l’assorbimento degli attuali operatori», mormora qualcuno che - ammette - «anche se il documento in alcune sue parti è indecifrabile è incomprensibile non possiamo arrivare a conclusioni affrettate».