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L'ospedale Covid del Valentino diventa un centro vaccinale

In piazza Castello il maxischermo con il contatore in tempo reale della somministrazioni e gli appelli alla vaccinazione di oltre 40 testimonial.

L'ospedale Covid del Valentino diventa un centro vaccinale
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La trasformazione in centro vaccinale di una parte dell’ospedale temporaneo Valentino di Torino per essere messo a disposizione di tutto il Piemonte e l’accensione in piazza Castello del maxischermo con il contatore in tempo reale della somministrazioni e gli appelli alla vaccinazione di oltre 40 testimonial sono stati tra i punti principali della videoconferenza stampa di aggiornamento della campagna vaccinale tenuta oggi dal presidente della Regione Alberto Cirio, dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e dall’assessore all’Innovazione Matteo Marnati, insieme al commissario dell’Area Giuridico-Amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo.

L'ospedale Covid del Valentino diventa un centro vaccinale

La trasformazione in centro vaccinale di una parte dell’ospedale temporaneo Valentino di Torino per essere messo a disposizione di tutto il Piemonte e l’accensione in piazza Castello del maxischermo con il contatore in tempo reale della somministrazioni e gli appelli alla vaccinazione di oltre 40 testimonial sono stati tra i punti principali della videoconferenza stampa di aggiornamento della campagna vaccinale tenuta oggi dal presidente della Regione Alberto Cirio, dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e dall’assessore all’Innovazione Matteo Marnati, insieme al commissario dell’Area Giuridico-Amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo.

“Il Piemonte - ha affermato il presidente Cirio - si colloca per percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale al primo posto a livello nazionale tra le Regioni più grandi e al terzo posto dopo Liguria e Basilicata a livello generale. Questo vuol dire che il sistema funziona e che la macchina vaccinale va avanti decisa”.

Il nuovo hub del Valentino a disposizione di tutti i piemontesi

Una parte dell’ospedale temporaneo aperto lo scorso autunno diventa un centro vaccinale “open hub” aperto ai cittadini di tutto il Piemonte, mentre gli altri spazi mantengono l’assetto ospedaliero e i posti letto in caso di futura necessità.

L’accesso sarà riservato a specifiche categorie o fasce d’età in base alle necessità e in questa fase si inizierà da chi ha più di 60 anni.

Come funziona: da lunedì a mercoledì di ogni settimana sul portale IlPiemontetivaccina.it sarà possibile prenotare uno slot fino ad esaurimento dei posti disponibili, mentre le vaccinazioni si svolgeranno dal venerdì alla domenica dalle ore 8 alle ore 22.

Possono accedere al servizio coloro che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale, che non sono già in possesso di un appuntamento oppure che hanno una convocazione dopo almeno 10 giorni.
Le prenotazioni partiranno alle ore 12 di lunedì 31 maggio e da venerdì 4 giugno inizieranno le vaccinazioni.
L’hub può arrivare a 20 linee vaccinali: si inizierà con la somministrazione di 6mila dosi per ogni fine settimana per arrivare a 10mila a regime (in base alla disponibilità di vaccini).
Chi riceverà all’hub del Valentino di Torino la prima dose ed è residente in altri territori del Piemonte potrà ottenere la seconda dose nella propria Asl di appartenenza.

Alla gestione provvederanno l’Aou Città della Salute e l’Asl Città di Torino.

I centri vaccinali in Piemonte

Sono 200 quelli già attivi, mentre 50 sono in fase di attivazione. Finora 700, su oltre 1200 candidature, le aziende risultate idonee a diventare un centro vaccinale per i propri dipendenti e i loro familiari. Il generale Figliuolo oggi ha dato il via libera a partire dal 2 giugno alle vaccinazioni in azienda e il Piemonte è pronto a cogliere subito questa opportunità.
Circa 2000 i medici di famiglia che vaccinano, 900 in ambulatorio e gli altri negli hub pubblici
All’esercito del vaccino sì aggiungono poi circa 500 farmacie, con oltre 1500 operatori, che cominceranno a vaccinare entro la seconda settimana di giugno (nei prossimi giorni verrà comunicata la data esatta).

La situazione dei vaccini

La media attuale in Piemonte, vincolata alle dosi disponibili, è di 33mia vaccini al giorno, ma la potenzialità è di oltre 50mila, come verificato con il test del 29 aprile, e da giugno salirà a 70/80mila dosi giornaliere con l’avvio degli altri punti vaccinali pronti a partire, incluse le aziende e le farmacie, e in proporzione alla disponibilità di vaccini.

Il Piemonte ha raggiunto, dal 16 aprile a oggi, il 98% del target fissato dalla struttura commissariale nazionale.

Le nuove fasi di preadesione

Ieri, venerdì 28 maggio 2021, sono partite le adesioni per i trentenni con oltre 60 mila richieste in poche ore. Dal 2 giugno potranno iniziare a preaderire su www.ilPiemontetivaccina.it i piemontesi iscritti nel registro dell’Aire (l’associazione degli italiani residenti all’estero). Dal 3 giugno (e non più dal 4 come annunciato nei giorni scorsi) i ragazzi da 16 a 29 anni.

In base alla nota del 19 maggio del CTS nazionale i 4 vaccini possono essere somministrati indistintamente dai 18 anni in su.

Monitoraggio sanitario gratuito per chi ha avuto il Covid

L’assessore Icardi ha reso noto che la Giunta regionale ha approvato una delibera che stanzia 4,5 milioni di euro per consentire fino al 2023 il monitoraggio sanitario gratuito a chi ha contratto il Covid.

Inaugurato il “contatore dei vaccini” in piazza Castello

È stato acceso oggi pomeriggio il maxischermo con il contatore dinamico che diffonderà tutti i giorni, in tempo reale, il numero dei piemontesi vaccinati. Come ha evidenziato il presidente Cirio, “numeri dietro i quali ci sono persone che non si ammaleranno più, che non occuperanno più i letti degli ospedali, delle terapie intensive, che non soffriranno e faranno soffrire i loro familiari, e soprattutto persone che potranno continuare a vivere la loro vita, anche quella lavorativa”.
Sul maxischermo scorrono anche gli appelli di oltre 40 testimonial della cultura, dello spettacolo, dello sport, della scienza e del giornalismo che hanno accolto la proposta dell’assessore Marnati a scendere in campo gratuitamente e “metterci la faccia” per farsi promotori dell’importanza di vaccinarsi come atto di responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri, perché il vaccino è l’unica arma per sconfiggere definitivamente il virus.

“Il successo della campagna vaccinale - sostiene Marnati - passa anche dalla comunicazione. Il maxischermo é una finestra aperta per divulgare l'affidabilità del vaccino ed informare i cittadini”.

A rivolgere questo invito sono: Cristina Chiabotto, showgirl e conduttrice televisiva; Cristina Chirichella, pallavolista dell’Igor Novara e della Nazionale; Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo Egizio; Ezio Greggio, conduttore televisivo e regista; Marco Berry, illusionista e conduttore televisivo; Massimo Giletti, giornalista; Nicola Batavia, chef stellato; Piero Chiambretti, conduttore televisivo; Stefano Geuna, rettore dell’Università di Torino; Gian Carlo Avanzi, rettore dell’Università del Piemonte orientale; Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino; Pier Giorgio Odifreddi, matematico e scrittore; Vladimir Luxuria, presidente del Lovers Film Festival; Walter Rolfo, illusionista e conduttore televisivo; Alba Parietti, showgirl e conduttrice televisiva; Mimmo Pesce, opinionista sportivo; Fabio Ravezzani Nathalie Goitom Luca Momblano, giornalisti sportivi; Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte; Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte; Matteo Marnati, assessore all'Ambiente, Innovazione e Ricerca Covid della Regione Piemonte; Giovanni Di Perri, responsabile Malattie infettive dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino; Laura Curino, attrice; Alessandro Barbaglia, scrittore e libraio; Luca Bianchini, scrittore e conduttore radiofonico; Mago Alexander, illusionista e conduttore televisivo; Gianluca Aimaretti, direttore del Dipartimento di Medicina traslazionale dell’Università del Piemonte orientale; Francesco D’Errico, archeologo e ricercatore presso le Università di Bordeaux e Bergen; Massimiliano Borgia, direttore del Festival del Giornalismo alimentare; Gianni Bertolino, presidente dell’Associazione Produttori del Nizza; Claudio Vicina, chef stellato; Polina Bosca, CMO di Bosca; Clara Vercelli, giornalista; Wlady Tallini, presentatore radio-tv; Davide Porporato, docente universitario; Silvia Maria Ramasso, editrice; Valter Perron, maestro di sci; Fabio Montagna, chef; Natalino Fossati, ex-giocatore del Torino; Umberto Molinatti, dottorando in Fisica all'Università di Zurigo; Andrea Belotti, calciatore e capitano del Torino F.C.; Davide Nicola, allenatore del Torino F.C.

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