Locazioni agevolate a San Mauro Torinese: nuovo accordo territoriale
Dal primo gennaio le tariffe aggiornate e i nuovi contratti sono applicabili sul territorio comunale: ecco tutti i dettagli
Dal 1^ gennaio 2025 è entrato in vigore, in integrale sostituzione del precedente, il nuovo Accordo Territoriale per il Comune di San Mauro Torinese, che dà attuazione e rende concretamente applicabili al territorio, con tariffe aggiornate e nuove tipologie contrattuali, le norme in materia di locazione abitativa fissate dalla Legge 431 del 1998.
Locazioni agevolate a San Mauro Torinese
Tra le varie tipologie di contratti di locazione abitativa, previsti da detta legge, un posto di primo piano nell’accordo territoriale spetta alle locazioni agevolate.
Tale tipologia è comunemente nota come quella delle locazioni “3 + 2” (in realtà la loro durata può essere anche più lunga e cioè 4, 5, 6 anni ecc. + 2, ove questa sia la diversa volontà delle parti contraenti, e cioè il proprietario e il conduttore), per distinguerle dalle locazioni a canone libero, comunemente chiamate “4 + 4”.
"La differenza tre le due tipologie di locazione - fanno sapere dal comune di San Mauro - in realtà non consiste soltanto nella loro diversa durata, ma soprattutto nella misura del canone. Il canone agevolato deve, per legge, rimanere nei limiti fissati dall’Accordo territoriale, mentre il canone libero, come dice la parola, è liberamente fissato dalla contrattazione tra le parti".
"E’ opinione comune - prosegue l'amministrazione - che il canone libero sia quello più vantaggioso economicamente per il proprietario, ma non sempre è così, in quanto il legislatore, per “agevolare” gli inquilini ha previsto una serie di misure fiscali “agevolate” per i proprietari, i quali potrebbero trovare almeno altrettanto conveniente stipulare un contratto a canone agevolato (minore durata del contratto, reddito al netto dei vari prelievi fiscali almeno equivalente o di poco inferiore al reddito netto che si avrebbe dalla locazione a canone libero, minore rischio di morosità dell’inquilino essendo il canone meglio commisurato alla forza economica dello stesso), in relazione alla propria personale condizione reddituale e fiscale (da verificare comunque sempre con il proprio fiscalista di fiducia)".
Sul sito del Comune è stata quindi pubblicata una ricca documentazione che, nelle intenzioni dell'mministrazione, dovrebbe proprio aiutare il proprietario a formarsi un giudizio motivato della convenienza o meno del contratto a canone agevolato.
"In ogni caso - conclude l'informativa comunale - il proprietario potrà anche valutare conveniente una terza via per mettere a rendita il proprio patrimonio immobiliare, attraverso le altre tipologie contrattuali che sono pure regolamentate nell’accordo territoriale e cioè i contratti ad uso transitorio, i contratti di locazione agli studenti universitari, i contratti di locazione parziale transitori".
Per ogni tipologia di contratto, l’Accordo ha anche fissato le clausole a cui occorre obbligatoriamente attenersi e di cui QUI si offrono i modelli anche in formato “word” per un comodo “copia e incolla”.