Settimo Torinese

L'ex Siva diventa museo della chimica: inaugurazione prevista tra maggio e giugno

La fabbrica dove per 23 anni lavorò Primo Levi è stata recuperata in ottica culturale.

L'ex Siva diventa museo della chimica: inaugurazione prevista tra maggio e giugno
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L'ex Siva diventa museo della chimica: inaugurazione prevista tra maggio e giugno

L'ex Siva

Anche la cultura è sicuramente uno degli elementi catalizzatori inseriti al centro della trasformazione di Borgo Nuovo. Una riqualifica totale che investe pure la palazzina della Siva, l'ex fabbrica di Primo Levi, pronta a riaprire le porte al pubblico e alle famiglie settimesi nelle vesti di Museo della Chimica.

Il progetto

«Il primo in Italia», precisa la sindaca, Elena Piastra, fissando l'ipotetica inaugurazione, salvo imprevisti, per inizio giugno. La ristrutturazione dello stabilimento di via Leinì rappresenta l'ultimo tassello – ma non meno importante – del nuovo quartiere immaginato nella mente dell'Amministrazione, che solo per i lavori nella fabbrica di Primo Levi ha stanziato circa un milione di euro, recuperati dal finanziamento del progetto Rinascimenti. Il Mu-ch, inteso come vero e proprio polo didattico e centro di attrazione rilevante a livello nazionale, integrerà il piano culturale di un contesto cittadino che mira a promuovere la scienza – e la chimica - attraverso l'adozione di un linguaggio semplice e accessibile a tutti, bambini compresi. Un luogo formato famiglia con una mostra permanente, laboratori pensati per i grandi esperimenti, spazi dedicati alle conferenze per la presentazione di libri, la sala lettura con Planetario e l'ufficio in cui lavorava Levi, che conserverà la documentazione della sua attività di chimico, scrittore e testimone della storia. Sono solo alcune delle aree previste all'interno di un museo orientato interamente alla divulgazione scientifica, elemento chiave in città e soprattutto nell'altro polo di cultura per eccellenza, la biblioteca Archimede.

La memoria di Primo Levi

«Era importante per noi salvare la palazzina ma soprattutto tramandare il ricordo di Primo Levi che nella Siva di Settimo ha lavorato per 23 anni. Per questo motivo, serviva un progetto forte e di alta qualità», commenta la sindaca. Tutto sembra essere studiato alla perfezione e inserito all'interno di un piano complessivo in cui non è stato tralasciato nessun dettaglio o servizio. «Siamo convinti – conclude Piastra - che questa trasformazione sarà una grande opportunità per il Borgo Nuovo e per tutta la città».

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