Servizio

L'appello del centro Antiviolenza di Settimo: "Non andiamo mai in ferie, chiamateci"

La presidente Paola Ferrero ricorda quanto sia importante "uscire dal silenzio" e denunciare

L'appello del centro Antiviolenza di Settimo: "Non andiamo mai in ferie, chiamateci"
Pubblicato:

«Arrivare qui è il primo passo perché una donna prenda consapevolezza di quello che sta subendo». Paola Ferrero, presidente di Uscire dal Silenzio, che dal 2019 è diventato Centro antiviolenza, non usa mezzi termini. Il tema della violenza di genere, purtroppo, è all’ordine del giorno e non ci si può girare dall’altra parte, anzi, bisogna affrontarlo direttamente e con competenza.

 I casi nell'ultimo anno e mezzo

«Lo scorso anno abbiamo seguito 38 casi, e sono circa 25 i nuovi casi che abbiamo preso in carico quest’anno. Senza dimenticarci che continuiamo ad affiancare quelle donne che hanno iniziato con noi, negli anni scorsi, un vero e proprio percorso».

La sede a Settimo e lo sportello a San Mauro

L’incontro con la presidente Paola Ferrero e una collega e volontaria, Donatella (operatrice anche presso lo sportello aperto a San Mauro) avviene proprio nella nuova sede del centro antiviolenza, a Settimo. Un grande alloggio, prima bene confiscato, che proprio grazie alla funzione sociale del centro antiviolenza è stato «restituito» alla collettività. Locali ampi, con due sale per gli incontri di ascolto, un ampio salone centrale e uno spazio altrettanto ampio per gli incontri di formazione e le riunioni per operatrici e volontarie. Con spazi dedicati anche ai più piccoli, ai figli delle donne che - cariche di coraggio - vogliono rivolgersi a Uscire dal Silenzio.

Numero  verde attivo h24

«Ultimamente ci stanno arrivando poche telefonate» ammette Paola Ferrero, ma non necessariamente questo è un buon segnale di miglioramento della situazione. «Ricordiamoci - sottolinea - che la violenza sulle donne, in media, colpisce una donna su tre. E’ importante ricordare la presenza del servizio del 1522, che sembra non essere neanche più pubblicizzato, e del numero verde del nostro centro antiviolenza, raggiungibile allo 800-688820». Un numero verde, quello di Uscire dal Silenzio, con una segreteria attiva 24 ore su 24, o anche via mail all’indirizzo usciredalsilenzio@gmail.com .

«Lavoriamo sempre su turni - spiega la presidente Ferrero -, con almeno due volontarie per turno. Siamo sempre aperti e “non chiudiamo per ferie”».

"Prima si denuncia meglio è"

«Quello che è importante che le donne sappiano è che prima arrivano a denunciare e meglio è. Bisogna che abbiano fiducia nel numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 e nel nostro centro. Noi lo ripetiamo da sempre, bisogna muoversi la primo schiaffo o al primo insulto, al primo segnale di una situazione di potenziale pericolo per la donna. Prima si capisce che quella è una situazione non più idonea e meglio è. Più le cose vanno ad aggravarsi, a diventare “normalità”, a “incancrenirsi”, e più difficile è iniziare un percorso di uscita da una situazione di difficoltà o di pericolo».

Una consapevolezza che, in ogni caso, negli ultimi anni è cresciuta. «Molte delle donne che si sono rivolte al nostro centro - spiega Ferrero - lo hanno fatto proprio intercettando i nostri “totem” che avevamo installato sul territorio o grazie alla nostra presenza con il banchetto di Uscire dal Silenzio nel corso delle manifestazioni organizzate sul territorio».

«La nostra segreteria telefonica è attiva 24 ore su 24 - sottolinea Paola Ferrero - e in presenza di un caso urgente richiamiamo subito. Però consigliamo di contattarci anche e soprattutto negli orari di apertura del centro, in modo tale da poter fissare subito un appuntamento, un colloquio con le nostre operatrici: prima si inizia un percorso e meglio è. Siamo un gruppo di circa 25 volontarie, sempre dedite alla formazione e all’assistenza delle donne in difficoltà, ci siamo e siamo sempre pronte a fare la nostra parte».
Gli orari di apertura del centro antiviolenza di Settimo sono: il lunedì dalle 19,30 alle 21,30, il martedì dalle 9 alle 12, il mercoledì dalle 9 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30, il venerdì dalle 15,30 alle 18,30 e il sabato dalle 10 alle 12.

La collaborazione con le scuole

Un ruolo determinante è quello giocato dalle nuove generazioni: "Molte donne sono state convinte a rivolgersi a noi proprio dai loro figli che si rendevano conto di situazioni in aggravamento o al limite». Ed è proprio anche sui giovani che le operatrici del centro hanno iniziato a lavorare ormai da molto tempo. «Stiamo ormai collaborando in modo proficuo con le scuole del territorio, organizzando incontri con le classi delle scuole elementari e medie del territorio. Ci stiamo rendendo conto che anche solo prima del periodo della pandemia all’interno delle scuole c’era una situazione - in termini di consapevolezza del fenomeno - decisamente più arretrata rispetto ad oggi. Almeno questo è quello che percepiamo dalle rappresentazioni che ci fanno i ragazzi nel corso dei nostri incontri».

«Oggi - aggiunge - lo stereotipo delle madri che in casa fanno tutto loro senza che i padri diano una mano è lontano. I ragazzi oggi ci rappresentano situazioni decisamente più equilibrate rispetto al passato e abbiamo notato quanto i ragazzi siano sempre più consapevoli e coscienti del problema della violenza di genere in tutte le sue accezioni: sono più ricettivi rispetto al passato e il fatto che siano proprio loro a consigliare alle madri di contattare Uscire dal Silenzio non può che farci piacere, lo riteniamo un buon segnale di crescita»

Per sostenere il Centro antiviolenza di Uscire dal Silenzio è anche possibile donare il proprio 5 per mille al c.f. 97755100019, o anche attraverso l’applicazione di Satispay cercando proprio «Uscire dal Silenzio».

Seguici sui nostri canali