Salute

L'allarme di Legambiente: "Sacchi di amianto nell'ex Cascina Bordina!", ma c'è una spiegazione

"E in corso una bonifica e il materiale sta per essere trasferito alla discarica autorizzata"

L'allarme di Legambiente: "Sacchi di amianto nell'ex Cascina Bordina!", ma c'è una spiegazione
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Nella giornata di oggi, giovedì 20 aprile, nell'ex Cascina Bordina a Settimo alcuni cittadini non hanno potuto fare a meno di notare la massiccia presenza di sacchi contenenti amianto. A farsi portavoce della preoccupazione suscitata da questi rifiuti pericolosi è stato Gianpiero Rocchetti della sezione cittadina di Legambiente.

La segnalazione

"Alcuni cittadini - ha fatto sapere Legambiente - ci hanno segnalato la presenza di sacchi che si presume contengano amianto, così si dedurrebbe dalla banda rossa e nera con la lettera 'a' che compare sui sacchi. Legambiente ricorda che l'amianto è rifiuto pericoloso. L'esposizione prolungata e/o occasionale possono provocare malattie come l’asbestosi (o fibrosi polmonare), il carcinoma polmonare, il mesotelioma (o tumore della pleura). Si tratta di malattie che possono presentarsi anche dopo molti anni dall’esposizione a polvere di amianto e talvolta letali".

Quindi la raccomandazione all'amministrazione comunale di intervenire quanto prima.

La risposta del Comune

E la risposta dell'amministrazione comunale non si è fatta attendere: "In questi giorni - si legge nella risposta al post di Legambiente - i proprietari stanno ultimando i lavori sullo stabile di Cascina Bordina, preparatori alla sua trasformazione. Qui è prevista la realizzazione di un complesso residenziale che riprenda volumi e buona parte della tipologia architettonica della ex cascina. Prima di fare questo, la proprietà sta completando in sicurezza le demolizioni previste. Il materiale viene quindi trattato secondo le procedure previste dalla norma in modo da garantire la sicurezza in ogni fase della bonifica, e a partire da domani verrà trasferito alla discarica autorizzata".

L'associazione ambientalista ha quindi fatto sapere che a questo punto monitorerà la situazione e ha aggiunto una nota polemica: "Certo è che il luogo scelto per depositare anche temporaneamente l'amianto e cioè a due passi da un ospedale non è proprio la scelta migliore".

AGGIORNAMENTO

Nella giornata di venerdì 21 aprile è stato lo stesso circolo di Legambiente da cui era partita la segnalazione a rendere noto che i sacchi erano stati rimossi, proprio come anticipato dal Comune.

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