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Omaggio
L'addio di San Raffaele a Buemi: "Ha rappresentato la politica vissuta in prima linea"
In tanti per il saluto a un politico che ha lasciato il segno sia a livello locale che nazionale
Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 4 maggio 2024, la sala consiliare di San Raffaele Cimena ha accolto la cerimonia di saluto istituzionale al senatore Enrico Buemi.
L'ultimo saluto a Buemi
Sono passati molti giorni dal tragico incidente nel quale ha perso la vita a 76 anni il senatore Enrico Buemi, e oggi è arrivato il momento di dare l'ultimo saluto a una delle figure più influenti della politica locale.
La comunità si è quindi stretta alla la moglie Clara, ai figli Fabrizio e Cristina e a tutta la famiglia. Non casuale la scelta della sala consiliare di San Raffaele, comune dove il politico viveva e all'interno del quale aveva mosso i suoi primi passi amministrativi. Buemi infatti fu assessore del piccolo comune collinare dal 1970 al 1975 e rimase poi sempre a disposizione della sua comunità anche negli anni seguenti.
Il feretro e' stato accolto ne cortile della sala consiliare alla presenza degli amministratori comunali del territorio presenti con la fascia tricolore, di ex amministratori che con lui hanno condiviso un percorso politico.
Le parole del sindaco di San Raffaele
Il sindaco di San Raffaele Ettore Mantelli ha preso la parola evidenziando la sua difficoltà nel mescolare le emozioni nel salutare un amico al ruolo istituzionale.
Mantelli ha espresso la volontà della comunità di salutare degnamente Buemi "per dare onore al lustro che Enrico ha dato a San Raffaele Cimena durante la sua vita". "Vita - ha precisato - che non è stata solamente caratterizzata dalla politica ma oserei dire vissuta in simbiosi con la politica stessa. Politica che ha saputo avvolgere nel suo fascino la sua intera famiglia che lo ha accompagnato sempre con fierezza nel suo cammino".
"Una vita nella politica e per la politica - ha proseguito Mantelli - che affonda i suoi ricordi qui in questo luogo, sicuramente uno dei suoi luoghi del cuore".
Il sindaco ha quindi ripercorso i primi passi di Buemi nel ruolo di assessore negli anni Settanta, il suo impegno per le scuole, poi il passaggio politico a San Mauro "dove lasciò il suo segno e dove ancora oggi è evidente la gratitudine di molti". Poi l'elezione alla camera dei deputati, e le cariche istituzionali.
"Ha rappresentato la politica vissuta in prima linea con la capacità di discernere il bene pubblico dagli interessi personali" ha sottolineato.
Dopo il primo cittadino di San Raffaele hanno preso la parola Maria Vallino, presidente del Consiglio comunale di San Mauro, Matteo Auguzzi, in rappresentanza del Circolo Pd della collina, Pino Tremoloso, Paolo Cugini, primo cittadino di Gassino ed Elena Piastra, sindaca di Settimo. Tutti lo hanno ricordato per il suo impegno politico e per la sua importante presenza sul territorio.
Alcuni momenti della cerimonia sono stati all'interno della sala consiliare sono stati accompagnati dall'Accademia del Ricercare, mentre l'ingresso e l'uscita del feretro è stato accompagnato dai musici del Corpo Musicale di San Raffaele.
A seguire si è svolta la cerimonia di commiato presso il Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale di Torino.
Una vita per la politica
Dal mondo politico nazionale a quello locale, la notizia della morte dell’ex senatore Enrico Buemi ha «colpito al cuore» tutti. Una tragedia improvvisa, in un sabato pomeriggio che avrebbe dovuto essere tranquillo, da trascorrere, per lui, a sistemare il giardino alla guida del suo trattore. Che purtroppo è stato per lui fatale.
Nato a Gassino il 6 luglio del 1947, l’esperienza politica di Buemi è maturata negli anni Settanta, con il primo impegno amministrativo a San Raffaele, dove militante del Partito Comunista, ha ricoperto la carica di assessore dal 1970 al 1975, con i sindaci Fiorenzo Zeppegno e Giovanni Regis.
Ma è anche a San Mauro, oltre a San Raffaele, che Buemi ha svolto gran parte della sua attività politico - amministrativa. Più volte in Consiglio comunale, è stato anche vice sindaco quando alla guida del paese ci sono stati Marco Fabris, Virginio Panzera e Giovanni Pilone.
Imprenditore, Enrico Buemi in due momenti distinti è stato poi eletto in Parlamento, prima come deputato e poi a Palazzo Madama come Senatore.
