Altessano

L'addio di don Danilo: "Scusatemi ma se uno sta male non può fare bene"

L'ormai ex parroco ha incontrato i fedeli dopo la crisi di febbraio: "Vi chiedo perdona con tutto il cuore, ho seguito consigli sbagliati"

L'addio di don Danilo: "Scusatemi ma se uno sta male non può fare bene"
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Un intervento lungo e accorato, cuore a cuore con la comunità, quello con cui don Danilo Piras, parroco uscente di Altessano, frazione di Venaria Reale, ha voluto salutare i fedeli. Così il giovane sacerdote si è congedato dalla parrocchia dalla quale lo scorso febbraio si era allontanato improvvisamente agitato da una crisi personale che lo aveva portato a scrivere una lunga lettera prima di ritirarsi dalla famiglia per riflettere.

Le parole di don Danilo

"Abbiamo fatto un bel cammino, mi è spiaciuto per il finale ma lo abbiamo recuperato oggi". Così don Danilo, durante la messa di saluto alla comunità celebrata domenica 4 giugno, ha voluto definire i 9 anni di servizio e condivisione nella parrocchia di San Lorenzo Martire e chiudere positivamente questo capitolo di vita.

E il sacerdote nel suo intervento è partito proprio da quel saluto improvviso ai parrocchiani: "Quel 22 febbraio avevate davanti una persona stanca, una persona affaticata, che però ha letto cose che gli sono state suggerite da altri. Non importa chi, sicuramente non persone che mi volevano bene. Però in un momento di fatica se ti offrono un bicchiere d'acqua lo bevi anche se poi scopri essere avvelenata".

"Desidero dirvi che non ho fatto questo gesto in disprezzo a nessuno di voi - ha poi precisato - In 9 anni e mezzo ci siamo voluti tanto bene, qualche volta qualcuno ha alzato di più la voce ma fa parte anche delle migliori famiglie. Avevamo un centro, il Santissimo Sacramento e Maria, radice del nostro amarsi davvero. Quindi voglio dire grazie al Signore per le parrocchie di San Lorenzo e prima di Santa Maria e San Paolo: pur nella fatica conservo un caro ricordo".

Il sacerdote ha quindi ripercorso con la memoria le difficoltà affrontate e gli ostacoli superati, le amicizie instaurate, i momenti critici, la pandemia, per poi arrivare a spiegare le ragioni della sua crisi:

"Ho seguito dei consigli sbagliati"

"Da tempo mi sentivo inadeguato, incapace di presentarvi il Signore in modo vivo. Sono stato fisicamente e spiritualmente ottenebrato e in quel momento una persona mi ha dato consigli che non mi hanno aiutato però io mi sono fidato. Avrei dovuto parlare in modo più chiaro con chi mi voleva bene e ha il compito di guidarmi. Qualcuno soffre perché non andato via senza salutare e mi spiace ma sono stato male e non ho potuto dire neanche alle persone più care come mi sentivo. Per cui vi chiedo ancora scusa con tutto il cuore ma vi prego di comprendere che se uno sta male non può far bene. Ora però sto bene, così bene come non sono mai stato in vita mia, e sono in grado di dirvi questo".

"Ringrazio Dio anche per quel buio"

Ma don Danilo si è detto grato per tutto, anche per il buio attraversato nell'ultimo periodo: "Io ringrazio Dio anche per quel buio, non perché sia fiero, tornassi indietro quel mercoledì direi solo 'cari parrocchiani sto vivendo una fatica, pregate per me'. Ma ringrazio perché il Signore mi ha aiutato attraverso la sua Chiesa, ho fatto esperienza di una fraternità sacerdotale, di una immensa paternità di Dio attraverso il Vescovo che in dieci giorni di vicinanza mi ha capito più di chi mi conosceva da tantissimo tempo".

Don Danilo ha poi ringraziato il sindaco Fabio Giulivi ("Le cose più belle sono state scritte da lui in quei giorni. Perché ha saputo comprendere"), che anche durante la cerimonia ha avuto parole di gratitudine per il sacerdote, e tutte le persone che gli hanno mostrato vicinanza e affetto, da vicino e da lontano.

"Non perdete la pace"

Infine, da parroco uscente, don Danilo ha invitato i parrocchiani a proseguire il cammino sulla strada della conversione mettendo da parte liti e divisione così da "non perdere il dono della pace che è l'unica cosa che fa di una comunità una famiglia e dà veramente gloria a Dio". Quindi la raccomandazione: "Riempite questa chiesa sempre e continuate a pregare".

Al momento l'amministratore parrocchiale continua a essere don Enrico Griffa, in attesa di eventuali nuove decisioni da parte del Vescovo che potrebbero arrivare a settembre. "Io tornerò quando il Vescovo vorrà, e dove il Vescovo vorrà, a svolgere il mio ministero di Parroco, non qui, lo posso assicurare, perché devo obbedire ai miei superiori e poi abbiamo fatto un bel cammino, mi è spiaciuto per il finale ma lo abbiamo recuperato oggi".

Qui il video completo del saluto:

 

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