L'addio alla dottoressa morta in montagna: il suo amato cane ha vegliato su di lei fino all'ultimo
Erano inseparabili e lei lo portava spesso con se' anche nelle escursioni ad alta quota, sua grande passione costatale purtroppo la vita a soli 33 anni
L'immagine del suo adorato cane Quark accucciato ai piedi del carro funebre, come a vegliare fino all'ultimo su quella padrona che per anni era stata la sua compagna di vita, ha straziato il cuore delle tantissime persone presenti giovedì 23 marzo a Torino per l'ultimo saluto a Eleonora Caire nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo Martiri.
Struggente come anche l'immagine di quella bara, semplice, essenziale, su cui è stato poggiata la lunga corda utilizzata nello scialpinismo, grande passione del giovane medico, purtroppo costatale la vita alcuni giorni prima.
Amici inseparabili
D'altronde Eleonora e Quark erano proprio inseparabili. La giovane dottoressa 33enne, originaria di Castiglione Torinese (dove mercoledì 22 è stato celebrato il rosario), lo portava spessissimo con sé, anche nelle escursioni sulle sue amate montagne. E lui l'ha voluta seguire fino all'ultimo, stando lì, come una fedele ombra, vicino al carro funebre.
Un'immagine che ha anche ispirato una toccante e dolce riflessione che il noto scrittore torinese Giuseppe Culicchia ha affidato alle pagine della Stampa.
"Quark, lui, sa tutto - scrive Culicchia - ha capito perfettamente che si tratta di dire addio alla sua Eleonora, e non vuole lasciarla fino all’ultimo. E così eccolo lì, sotto la bara di lei, più bello di qualsiasi fiore".
E tante sono anche le foto pubblicate sui social che li ritraggono insieme. Una delle prime è del 2017, anno in cui Quark entra nella vita di Eleonora: "E all'improvviso mi ritrovo a sentire il cuore battere forte come quando ero più piccolina e scoppiare di felicità" scriveva felice ed emozionata.
La Pet therapy come missione
Quark, amico fidato, era anche il simbolo di quel viscerale amore per gli animali che la sua padrona nutriva da sempre e che l'aveva portata anche a diventare un'esperta in pet therapy. E non a caso nel 2018 aveva conseguito il diploma di formazione specifica in Medicina Generale proprio con una tesi sulle terapie assistite con animali e da allora aveva continuato a dedicarsi con passione a progetti legati alla Pet Therapy. Uno di questi era il Progetto Ancora dedicato ai bambini con disagi psicologici correlati all'isolamento dovuto alla Pandemia.
La famiglia Caire, a riprova di quanto Eleonora tenesse fortemente al lavoro che stava portando avanti, ha chiesto di non inviare fiori, ma di aggiungere un "mattoncino" a questo suo progetto.
In tantissimi in questi giorni si sono stretti attorno al compagno Leo, alla mamma Stefania, al papà Giovanni e alle due sorelle, Camilla e Virginia, esprimendo la loro vicinanza con messaggi di affetto, ricordi e gesti concreti a sostegno del "progetto di Ele".