L'addio a Michele, morto mentre lavorava: "Marito e padre esemplare"
La nipote: "Ti avremo impresso sempre così, come il destino ha scelto ci lasciassi. Un grande lavoratore, onesto, di quelli che a oggi non se ne trovano"

Grande partecipazione e forti emozioni nei giorni scorsi a Venaria Reale per l'ultimo saluto all'uomo morto in seguito a un terribile volo dal balcone sul quale stava eseguendo dei lavori lo scorso 24 febbraio.
L'addio a Sergio, morto mentre lavorava
«Sei morto lavorando. Sei morto per il troppo lavoro. Sarai ricordato per sempre come un uomo, un marito e un padre esemplare». Così gli amici ricordano Michele Sergio, il 57enne artigiano di Venaria Reale morto lo scorso 24 gennaio dopo essere caduto dalla ringhiera di un balcone che stava ristrutturando in via Valdengo a Torino.
Mentre l'indagine della procura di Torino, attraverso il pubblico ministero Gianfranco Colace, è ancora in corso,
il 5 febbraio tantissime persone si sono ritrovate nella chiesa di San Paolo Apostolo di via Berino, ai confini fra Venaria e Torino per l'ultimo saluto all'amico e per esprimere vicinanza alla famiglia distrutta dal dolore.
«La sera prima della tua morte eri qui in parrocchia a posizionare delle piante donate dalla tua famiglia. E il giorno dopo avresti dovuto chiamare mia figlia per un consiglio. Purtroppo questa telefonata non c'é stata. Ora, in tutti noi, c'è un grande vuoto», ricorda un'altra amica.
Presenti alla cerimonia funebre anche diversi rappresentanti del 5º Battaglione paracadutisti "El Alamein", di cui Michele ha fatto parte.
A portare la vicinanza della Città alla moglie Barbara, al figlio Francesco e ai familiari dell'artigiano c'era il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi. Con lui anche il consigliere comunale Giuseppe De Candia.
Un saluto commosso è arrivato anche da Antonio, fratello di Sergio, che ha preso in prestito le toccanti parole della figlia:
"È difficile sopportare il dolore negli occhi lacrimanti del nostro papà, tuo fratello; e vedere concretizzare la straziante innaturalità di questo percorso di vita, per due genitori, i nostri nonni speciali, che ti han cresciuto come figlio. È stato sconvolgente dare la notizia ai nonni della tua futura assenza, Zio. Ogni perdita è dolorosa, ma il modo in cui ci hai lasciato ha creato un vuoto inspiegabile. Troveremo la forza in loro, come loro la troveranno in noi per questo dolore che la tua improvvisa mancanza ci porterà. Ti avremo impresso sempre così, proprio come il destino ha scelto ci lasciassi. Un grande lavoratore, onesto; uno di quelli che ad oggi non se ne trovano. Uno di quelli disposti a tutto, per gli altri".
La cerimonia si è chiusa con un volo di palloncini rossi, bianchi e blu. La salma è stata poi tumulata nel cimitero di Venaria.