Sanità

"La vendita dell'ospedale non ci può privare di tanti servizi fondamentali"

AL di là dell'esito del bando, il sindaco di Settimo spinge perché i servizi sanitari attualmente ospitati al piano terra della struttura di via Santa Cristina restino in città

"La vendita dell'ospedale non ci può privare di tanti servizi fondamentali"
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L’Amministrazione comunale di Settimo non è rimasta indifferente di fronte alla pubblicazione del bando di vendita dell'ospedale. Era una notizia attesa e per la quale si è svolta una riunione ad hoc convocata la scorsa settimana per la presentazione del bando. A preoccupare l’Amministrazione guidata dalla sindaca Elena Piastra, in particolare, c’è la gestione, ma soprattutto la «sopravvivenza» di quei servizi socio sanitari che erano ospitati al piano terreno della struttura di via Santa Cristina.

La richiesta dell'amministrazione

E’ la stessa sindaca a metterlo nero su bianco e a rivendicare la posizione del Comune. Una posizione che è stata chiara nel corso dell’ultimo anno e che già precedentemente puntava a far capire alla Regione Piemonte l’importanza di un presidio come quello settimese di via Santa Cristina. «In questa fase, la priorità del Comune è che, a prescindere dall'esito della gara, i servizi sanitari attualmente ospitati al piano terra dell'Ospedale restino a Settimo», conferma la prima cittadina.

Ma, oltre alla Regione Piemonte ora la palla passa anche all’Azienda sanitaria locale Torino 4. «È quanto chiediamo ripetutamente da mesi ad Asl TO4 ed è quanto abbiamo ribadito e formalizzato anche nell'ultima assemblea dei soci», del resto la precedente nota dell’Amministrazione comunale in tal senso risale ad alcuni mesi fa, allo scorso autunno addirittura, quando si premeva ulteriormente sul pedale dell’acceleratore per riuscire a trovare un’ipotesi alternativa per la collocazione di quei servizi socio-sanitari che, in caso di vendita dell’ospedale, avrebbero corso il rischio di sparire.

"Non possiamo perdere quei servizi"

«Il percorso di vendita dell'Ospedale, voluto da Regione malgrado la nostra sempre ribadita contrarietà, non può privare la nostra Città di servizi importanti quali il consultorio, la neuropsichiatria infantile, la medicina legale, il dipartimento di salute mentale per adolescenti, la radiologia e la guardia medica. Per noi, è assolutamente prioritario che Asl si impegni a trovare le risorse per mantenere i servizi nel nostro Comune, impegnandosi anche a riqualificare e adeguare le strutture di proprietà dell’Asl presenti sul territorio», aggiunge ancora la sindaca Piastra.

La partita è tutt’altro che chiusa. Secondo quanto si apprende dai corridoi del palazzo, l'amministrazione attende di incontrare l’Asl To4 per conoscere le novità e gli eventuali sviluppi rispetto a una serie di progetti che potrebbero essere utili a una possibile ricollocazione dei servizi. Che si sa, per esempio, dei progetti che l’Asl aveva in mente nell’ambito delle opere finanziate dal Pnrr? C’è, per esempio per la struttura di via Leini, una qualche progettazione che sta procedendo?

Tanti interrogativi

Anche perché il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha dei tempi abbastanza «stretti» che richiedono uno sforzo particolare? C’è qualche progetto pronto - si chiedono in Comune -? C’è la speranza che qualora un privato possa conquistare l’Ospedale di Settimo e decida di «sfrattare» quei servizi socio-sanitari ospitati al pian terreno - questi possano trovare posto altrove? O ci si troverà a rincorrere gli eventi nella speranza di mettere una toppa alla situazione disagio che potrebbero vivere migliaia di cittadini?
Per il momento a tutte queste domande non c’è alcuna risposta. Arriveranno?

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