“Se si vuole approvare il Piano regolatore entro i termine del nostro mandato amministrativo ora è urgente accelerare”. Sono parole assolutamente chiare e con un preciso significato quelle espresse dalla sindaca Giulia Guazzora. Ancor più perché arrivano quasi come una risposta al suo vice sindaco Luca Rastelli, che attraverso le colonne del nostro giornale, La Nuova Periferia, invece, aveva sottolineato come «sul Piano regolatore non fosse necessario accelerare a tutti i costi».
La sindaca di San Mauro sul piano regolatore: “E’ ora di accelerare”
«Adesso il tempo per la riflessione e la valutazione è stato ampiamente dato. E’ giusto che tutti abbiano avuto l’opportunità di poter fare le proprie riflessioni e proposte, vista l’importanza del progetto che si va ad approvare. Adesso quel tempo lì è concluso. A settembre, come è stato detto anche in Consiglio comunale, da settembre comincerà l’iter verso il nuovo documento urbanistico. Sono stati fatti gli incontri pubblici ed una Commissione, ma ora è necessario entrare decisamente nel vivo del procedimento. Bisogna considerare infatti che i tempi non sono dettati soltanto dal Consiglio comunale con le Commissioni e l’approvazione successiva, ma è necessario tenere conto anche di un tempo tecnico degli Enti sovra comunali. Dunque l’urgenza c’è se lo si vuole approvare entro il mandato».
Nel confronto politico che in queste settimane si è sviluppato all’interno delle forze di maggioranza, uno dei concetti chiave è stato quello legato all’accelerazione o meno del percorso avviato.
Nel mirino del Partito Democratico resta la convocazione dell’incontro pubblico con la cittadinanza che era previsto lo scorso 16 aprile, annullato poche ore dopo il suo annuncio anche sui canali istituzionali.
Ma la sindaca proprio riprendendo il concetto di accelerazione (non sembra essere un caso), puntualizza ancora con più decisione: «L’accelerazione serviva perché ormai è un percorso intrapreso da tre anni e mezzo ed ora è il momento di arrivare alla concretezza dell’approvazione, visto che c’è la proposta, ci sono tutti gli studi dei professionisti e c’è stata un’ampia discussione interna. E’ il momento di recepire quelle che possono essere anche le istanze esterne ed iniziare il vero e proprio lavoro».
A questo punto non resta davvero che aspettare per vedere effettivamente quello che accadrà. Soprattutto alla luce dell’incontro ristretto tra delegazioni del Pd e della Lista Guazzora, nel quale lo stesso Focus dei «dem» avrebbe presentato alla civica della sindaca le sue osservazioni al Poc (Piano operativo comunale).
Resta salda l’idea all’interno della maggioranza, di portare a casa il risultato entro la fine del mandato. Ma a questo punto della situazione bisogna vedere se dalle parole si passera ai fatti. Oggi quello della concretezza è certamente un altra questione che, con il passare delle settimane e dei mesi, assume sempre più importanza. Ed è quello che la stessa sindaca ha posto in evidenza.
La mancata approvazione del Piano regolatore lascerebbe aperta una grossa «falla politica», soprattutto in vista delle prossime comunali e del proseguimento dell’alleanza tra il Pd e la Lista Guazzora.
L’auspicio, al di là delle diverse interpretazioni politiche, è che alla fine prevalga l’esigenza di dare alla città un nuovo strumento urbanistico, dopo 40 anni.