Settimo

La nuova casa della Pro Eureka: il sogno è realtà

Sono quattro i campi da calcio (due a 11, a 7 e a 5 giocatori) che fanno il centro sportivo di via Torino uno dei più all'avanguardia della provincia.

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La nuova casa della Pro Eureka: il sogno è realtà. Inaugurato il centro sportivo Guido Sattin con in campo i bambini della scuola calcio della Pro Eureka e del Torino Calcio.

La nuova casa della Pro Eureka

Il sogno è diventato realtà. E’ stato inaugurato questo pomeriggio, sotto una pioggia torrenziale (sarà di buon auspicio?) la nuova casa sportiva della Pro Eureka Settimo. Il «Guido Sattin», il nome dell’impianto di via Torino è rimasto lo stesso, alla porta nord ovest della Città, è stato radicalmente trasformato ed oggi si presenta con quattro campi in erba sintetica di ultima generazione: due per partite a 11 giocatori, uno sette e un rettangolo a 5. Un’inaugurazione in grande stile con il presidente della Pro Eureka Marco Pollastrini a fare gli oneri di casa e poi il presidente della Figc del Comitato Piemonte e Valle d’Aosta Mauro Foschia, il Vicepresidente Vicario della Lega Nazionale Dilettanti Christian Mossino, la sindaca della città Elena Piastra accompagnata nell’occasione dell’assessore allo sport Daniele Volpatto.

L'accordo con il Torino Calcio

Presenti anche rappresentanti del Torino Calcio con cui l’Eureka ha sottoscritto un accordo di collaborazione tecnica: da Corrado Buonagrazia (Responsabile della Scuola Calcio), ad una gloria del passato come Renato Zacarelli, l’allenatore Moreno Longo (con un passato da giocatore in maglia granata), Marco Morra (tecnico delle giovanili e componente dell’area scouting) a Carlo Osso (osservatore del club dell’area nord di Torino e Canavese).

Le istituzioni calcistiche

«La nostra Regione ha fame di impianti», ha dichiarato il numero uno del Piemonte della Figc Foschia nel complimentarsi con il club. Che ha aggiunto: «L’impianto che avete realizzato si rivolge a tutte le categorie del calcio con le varie tipologie di campi realizzati e l’augurio che ce ne possano essere altri in futuro perché questo, il «Sattin», è il futuro». Christian Mossino, dal canto suo, portato il saluto del presidente Abete si è detto «felice di vedere ricostruito un impianto glorioso e importante che dà lustro al comune, frutto anche della fondamentale collaborazione tra le società e gli enti che amministrano soprattuto in questo momento in cui il Governo centrale con le sue leggi non ci sta aiutando molto. Sono molto legato alla famiglia Pollastrini che ha dato, e continuerà a farlo, molto a questo club, a questa città e più in generale al calcio dilettantistico».

Il presidente Pollastrini

E parte proprio dalla partnership con la società del presidente Urbano Cairo il patron del club, Marco Pollastrini (tifoso granata doc) Marco Pollastrini. «Un accordo importante - lo definisce - così com’è importante la cifra investita per rifare l’impianto anche grazie a contributi statali. Si è speso molto ma anche perché l’impianto realizzato da Radici Group è di alta qualità: lo standard è alto. E ringrazio anche il Comune per la concessione dell’impianto per i prossimi 15 anni. Per noi questo è un punto di partenza:v da anni che sognavamo questo giorno. Abbiamo realizzato tutto questo per lavorare meglio con i nostri 400 ragazzi e non per andare chissà dove. Il nostro obiettivo resta sempre l’aspetto sociale».

Le parole del sindaco

E a questa affermazione applaude anche Elena Piastra. «In questo intervento ci sono tre valori che voglio sottolineare. La grandissima riqualificazione urbana di un’area (vicino al diamante da baseball) che rappresenta il primo pezzo della trasformazione di un’area che sarà sempre più a vocazione sportiva. Secondo: fatemi dire che non è così comune che un imprenditore reinvesta nello sport - e il Piemonte così come Settimo è terra di imprenditori - ma che poi tutti facciano operazioni di questo genere, beh è raro che accada ed è per questo che ringrazio il presidente Pollastrini per la sua opera. E terzo, fatemi sottolineare il valore sociale così come avrebbe fatto il nostro assessore sport, Daniele Volpatto. E’ un pezzo di città che cambia forma. In meglio».

Maurizio Vermiglio

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