La cultura resta in stand by, rinviata l'apertura di stagione per il teatro Civico Garybaldi
Visto l'aumento dei contagi che si sta registrando nelle ultime settimane anche sul nostro territorio.

La cultura resta in stand by, rinviata l'apertura di stagione per il teatro Civico Garybaldi
Teatro Civico Garybaldi
Ancora una volta è il mondo della cultura a pagare lo scotto della nuova impennata dei contagi. Doveva essere l’anno della ripartenza, questo 2022, e invece l’incertezza regna sovrana. Come una Strega dell’ovest del Mago di Oz pronta a guastare ogni programma. E’ successo ancora, così come è accaduto nel 2020 e pure nel corso dell’anno appena passato. Segnando per un mondo già in evidente difficoltà, come quello della cultura, un ennesimo colpo di grazia.
Se non fosse che tanti operatori del settore non vogliono mollare la presa e continuare a sperare.
I programmi
Domenica prossima, il 9 gennaio, doveva essere il momento in cui il teatro civico Garybaldi di Settimo avrebbe riaperto le porte al suo pubblico dopo il successo, seppur rincorso dopo tutte le limitazioni del caso, della scorsa stagione.
Doveva essere il momento della prima ufficiale della nuova rassegna di Santibriganti Teatro intitolata «Umano, troppo umano?».
E invece ancora un nulla di fatto. L’impennata dei contagi ancora una volta si riversa anche e soprattutto sul mondo della cultura.
Lo sa bene il direttore artistico della Compagnia Teatrale che gestisce il civico settimese, Maurizio Bàbuin. «La curva dei contagi nel corso delle ultime settimane si è impennata e di comune accordo con la Fondazione Ecm e con l’Amministrazione comunale di Settimo abbiamo deciso di rinviare di qualche giorno». E così il primo spettacolo in programma, l’atteso «Carta Bianca» dell’amato Moni Ovadia salta a data da destinarsi. Così come vale per lo spettacolo successivo: «Se ci sei batti un colpo» di Letizia Russo con Fabio Mascagni e per la regia dell’amata settimese Laura Curino che era in programma per il 15 gennaio. «Siamo dispiaciuti ma non potevamo fare altrimenti - commenta Maurizio Bàbuin -. Le persone hanno paura e non è forse il caso di andare avanti in queste settimane. Certo è che dispiace che sia sempre il settore della cultura a rimetterci in queste situazioni».
Non una polemica contro nessuno, la sua, ma una semplice constatazione. «Abbiamo fatto molta fatica nel corso dei mesi dominati dall’emergenza della pandemia a far capire che i teatri sono un luogo sicuro e che tutti gli operatori si sono sempre impegnati per rispettare al meglio tutte le misure di sicurezza».
Ma le prenotazioni, soprattutto in quest’ultimo periodo dominato dall’ennesima impennata della curva dei contagi, scoraggiano i più ad andare a teatro e a regalarsi sani momenti di svago e di cura dell’anima.
Gli intenti
«Stiamo lavorando per fare in modo di recuperare queste due date nel corso della prossima primavera - sottolinea Bàbuin -, anche compatibilmente con le disponibilità degli artisti. Siamo evidentemente dispiaciuti di questo rinvio dell’inizio della nostra stagione, ma vista la situazione non potevamo fare altrimenti».
Eppure, come detto, uno dei settori tra i primi a pagare lo scotto dell’aumento dei contagi è proprio quello della cultura. «Cosa potrei dire a riguardo - si chiede retorico Bàbuin -? Non so più cosa pensare. La nostra è stata una scelta di responsabilità assunta di concerto con Fondazione e con l’Amministrazione. Ci sono tanti artisti che in questi giorni risultano positivi e tante compagnie che sono ferme. E’ purtroppo un dato di fatto. Speriamo intanto di poter tornare il prima possibile sul nostro palcoscenico e accompagnare il nostro affezionato pubblico alla scoperta di una stagione che abbiamo studiato e programmato per soddisfare gli interessi di tutti gli spettatori».
Già nei prossimi giorni, intanto, sempre sulla base dell’andamento della curva dei contagi, si potrebbero scoprire le nuove date degli spettacoli in programma presso il teatro civico settimese.