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La Croce Rossa di Gassino e Sciolze chiama a rapporto nuovi volontari

Intanto domenica 10 settembre appuntamento con tante attività nell'ambito della festa patronale

La Croce Rossa di Gassino e Sciolze chiama a rapporto nuovi volontari
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Sono aperte le iscrizioni per diventare Volontario della Croce Rossa Italiana e prestare servizio presso il Comitato Cri di Gassino Torinese - Sciolze.

Il nuovo corso

La serata di presentazione del corso avrà luogo mercoledì 13 settembre alle 20.30. Il corso si svolgerà in presenza ed avrà la durata di 20 ore, al termine delle quali ci sarà un'esame. Tutte le specifiche del corso (calendario, orari, materie e altro ancora) saranno trattate nella serata di presentazione, propedeutica all'accesso del percorso formativo.

Eventuali chiarimenti potranno essere inseriti sulla scheda di iscrizione, oppure a: gassinotorinese.salute@piemonte.cri.it

QUI la procedura per iscriversi all'apposito portale Gaia.

Domenica stand in corso Italia

Intanto domenica 10 settembre, un gruppo di volontari sarà presente in corso Italia allo stand di Croce Rossa in occasione della Festa Patronale di Gassino Torinese: "Ci saranno tante attività, dimostrazioni e daremo informazioni per il nuovo corso" fanno sapere dall'associazione.

Da segnalare in particolare due momenti, alle 11 e alle 16.30 quando saranno proposte due dimostrazioni di manovre salvavita in età pediatrica. E sempre pensando ai più piccoli sono proposti momenti di gioco e il sempre apprezzato "truccabimbi".

Una storia iniziata nel 1983

"Nell’autunno 1983, sulle vetrine degli esercizi commerciali di Gassino e dei comuni vicini compare una locandina sulla quale è evidenziata una domanda: Vuoi l’Autoambulanza? Alla base di questa domanda vi è il progetto di un gruppo spontaneo di cittadini mirato a gestire autonomamente i servizi di emergenza nella zona collinare alla destra del Po tra San Mauro e Chivasso, garantendo in questo modo un pronto intervento più rapido e più efficace". Inizia così sul sito dell'associazione il racconto scritto da Carlo Bosco per ricostruire l'inizio di questa avventura nel segno della solidarietà.

"Il proposito di un’ambulanza a Gassino - prosegue il racconto - è determinato da un drammatico episodio del quale Luciano Perin, agente della Polizia Municipale, è involontariamente testimone: un uomo, un anziano motociclista, rimane vittima di un incidente stradale lungo la statale, rimanendo immobile sull’asfalto. Immediatamente viene inoltrata la richiesta di aiuto da parte dei primi soccorritori. Ma l’ambulanza, partita da Settimo, tarda ad arrivare. L’uomo in stato di semi coscienza, rimane disteso a terra per un tempo interminabile. Nell’attesa dei soccorsi si alza prepotente l’ira dei primi soccorritori, impotenti di fronte al tragico scenario. L’ambulanza giunge sul posto dopo quasi un’ora. In tutto questo tempo le pessime condizioni in cui versa l’anziano motociclista peggiorano ulteriormente. L’uomo, soccorso con grave ritardo, si spegne dopo pochi giorni d’ospedale".

“Un intervento tempestivo avrebbe salvato una vita”: con questo pensiero, confidato ad alcuni amici, Luciano Perin dà l’avvio alle operazioni per concretizzare il sogno di un’ambulanza a Gassino. Per realizzare questo progetto si avvale dell’aiuto di alcuni amici. Si tratta di Giovanni Sosso, Pietro Maffei, Giovanni Lobbia e Piero Salice. Alla base del loro progetto c’è un solido spirito umanitario che ne accomuna gli animi e ne accentua la decisa volontà di fare qualcosa per gli altri".

L'idea si concretizza

"Ben presto le intenzioni iniziali lasciano il posto a programmi precisi. Se da un lato l’idea è assolutamente valida, dall’altro gli ostacoli da superare sono tanti e piuttosto insidiosi e, se diventano insuperabili, il naufragio del progetto rischia di essere inevitabile. Tuttavia l’abilità organizzativa del gruppo promotore e la ferrea volontà di raggiungere l’obiettivo prefissato consentono un rapido susseguirsi di importanti operazioni concluse felicemente: il Sottocomitato della Croce Rossa di Chivasso offre pieno appoggio alla realizzazione di una delegazione nel territorio gassinese, l’Unità Socio Sanitaria Locale 29 concede alla nascente delegazione un’ autoambulanza donata all’Ente della Cassa di Risparmio di Torino, la Casa di Riposo Piccola Casa Sacra Famiglia offre l’opportunità di utilizzare come sede i locali con accesso da Via Borione. Incondizionata collaborazione viene concessa anche dalle Amministrazioni dei Comuni di Castiglione Torinese, Cinzano, Rivalba, San Mauro Torinese, San Raffaele Cimena e Sciolze".

"A questo punto, per la definitiva realizzazione del progetto iniziale, si profila la necessità di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini disposti a diventare Volontari del Soccorso. Il sensibile interesse per l’iniziativa da parte della popolazione autorizza il gruppo promotore a sperare in un esito positivo della raccolta di adesioni per il corso di formazione per i Volontari previsto per l’inverno successivo. È una speranza ben riposta, infatti i partecipanti saranno oltre 80. Il progetto che aveva come finalità l’istituzione di un servizio di pronto intervento nel territorio di Gassino ottiene un indubbio, meritato successo".

1984

"Viene stabilita una data, il 5 Maggio 1984, per l’inizio dell’attività operativa. Una data che rimarrà scolpita per sempre nella storia del volontariato locale. Una comprensibile soddisfazione coinvolge tutti i membri del gruppo promotore che hanno voluto e creduto nell’iniziativa. A trarne beneficio è l’intera popolazione che potrà ora contare su un servizio efficiente e insostituibile e guardare con ammirazione e con giustificato orgoglio il nuovo sodalizio della Croce Rossa, fiore all’occhiello dell’associazionismo gassinese".

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