Infiamma la polemica su Saviano a Settimo: scintille tra sindaca e Lega
La sindaca precisa: "Non è con le tasse dei settimesi che si sostiene la manifestazione"; Maugeri: "Proprio lei parla di strumentalizzazione politica?"
La scelta dello scrittore Roberto Saviano come ospite deputato ad inaugurare l'edizione 2023 del Festival dell'innovazione e della Scienza di Settimo per parlare di linguaggi mafiosi ha suscitato molto favore e interesse (basti pensare che i posti disponibili per l'incontro, previsto il 30 settembre, sono andati sold out in poche ore) ma al contempo anche molte critiche da parte di chi ha apertamente manifestato il suo dissenso per la scelta di un personaggio che, a detta dei detrattori, sarebbe troppo "politicizzato".
Gli attacchi e la difesa della sindaca
Anche sulla pagina Facebook del nostro giornale on line sono state molte le critiche espresse dagli utenti che, va detto, come spesso capita in questi casi, fanno più rumore delle moltissime persone che si sono precipitate per prenotare il proprio posto in platea.
Critiche sono state espresse anche dagli esponenti della destra settimese. I primi a sollevare il caso sono stati il consigliere comunale Manolo Maugeri (Lega) e Antonio Borrini (Italexit). «Ne sentivamo proprio la necessità» scrive con fare ironico Borrini. Maugeri conferma erincara: «I settimesi ne avevano proprio bisogno. Poi non ci sono le risorse per intervenire sull’illuminazione, sulle manutenzioni...» in tono evidentemente polemico.
Un coro di malcontento a cui la sindaca Elena Piastra ha voluto rispondere in maniera ampia e articolata tramite un lungo comunicato che qui riportiamo integralmente:
La prima precisazione riguarda il finanziamento della manifestazione. In molti infatti avevano auspicato che per la partecipazione di Saviano non si fosse attinto alle casse del Comune.
Chi paga
"Il Festival dell'Innovazione e della Scienza Città di Settimo Torinese, arrivato all’undicesima edizione, è fin dalla sua nascita un evento totalmente ideato, prodotto e gestito da Fondazione ECM. È un esempio rarissimo in Italia di evento culturale interamente realizzato da un ente pubblico e finanziato dal privato: il nostro festival si è sempre autosostenuto grazie ai contributi degli sponsor privati, iniziati con 5000 euro nel 2012 e che di anno in anno sono cresciuti e hanno consentito di poter organizzare una kermesse sempre più rilevante. Quest'anno i contributi degli sponsor superano i 150.000 euro. Sono fondi che le aziende danno per la realizzazione del festival e ovviamente non per altri usi".
Le ricadute positive
Poi Piastra prosegue: "Il festival muove oltre 40.000 persone in città in una settimana, organizza più di 80 incontri per le nostre scuole, porta da anni ospiti nazionali e internazionali e attira persone da tutto il territorio, oltre a essere diventato un evento disseminato in tutta la Città Metropolitana. Questo significa alcune ricadute positive: attività (tutte totalmente gratuite) ai bambini e ragazzi del territorio, non solo settimesi; una solida rete con il sistema scolastico che sa di trovare incontri unici in questa settimana (per i quali le scuole si prenotano mesi e mesi prima); aumento dell’offerta didattica della città per i nostri figli; competenze, dentro Fondazione ECM, altissime, capaci di ideare un evento culturale riconosciuto a livello nazionale. E significa attrarre a Settimo persone che qui fanno acquisti, si fermano a mangiare o dormire, parlano bene della nostra città quando poi rientrano a casa".
L'obiettivo è il dialogo
"Inoltre - puntualizza - significa creare dibattito e confronto: il festival è uno spazio aperto, ricco di confronti anche dialettici, è uno spazio culturale e come tale è uno spazio in cui ci si interroga, si ricerca il senso e il significato delle sfide del presente, si ascoltano incontri e opinioni diverse e ci si forma una coscienza collettiva. Nel festival negli anni sono passati ospiti molto diversi, con pensieri, idee, approcci e religioni diverse (lo scorso anno abbiamo avuto un confronto sull'etica digitale tra un fedele buddista e un prete cattolico). Abbiamo ascoltato l’AD di Pirelli, ma anche i fondatori di diverse start-up, si è discusso di lavoro e metaverso e intelligenza artificiale, si sono visti robot capaci di sostituire i nostri nervi e al tempo stesso abbiamo ascoltato Tania Cagnotto, Makkox, Claudio Marchisio ed Elio delle Storie Tese e tanti altri. L’obiettivo è proprio far dialogare competenze diverse, mescolare divulgazione scientifica e temi complessi e personaggi più noti al grande pubblico ed è proprio questo mix uno dei motivi per cui il festival funziona così bene e apre spazi di riflessione".
Poi, in merito al tema scelto per quest’anno ossia i linguaggi (digitale, scientifico, televisivo e molti altri, tra cui i codici mafiosi), Piastra ha aggiunto: "Per combattere la mafia è necessario capire come opera e si insinua. Proprio su quest’ultimo tema è stato invitato Roberto Saviano, il quale, riconoscendo credibilità al festival per i motivi che ho spiegato sopra, ha accettato di partecipare".
"Non è pagato dalle tasse dei settimesi"
Quindi, venendo alla polemica sulla presenza di Saviano al festival la sindaca precisa: "Mi riferisco in particolare ad alcuni commenti e post della seconda carica del nostro comune – cioè il Vicepresidente del Consiglio Comunale –Di solito non amo entrare in questo genere di discussioni, ma in questo caso mi sembra doveroso fare alcune considerazioni. In particolare perché il consigliere della Lega mette in relazione la presenza di Saviano con il fatto che ci siano altre priorità in città a cui destinare fondi (cosa che, come spiegato sopra, non è possibile e credo che il consigliere lo sappia). E allora penso che il tema diventi politico, perché mette a nudo idee diverse sulla città, sul ruolo della cultura e in generale su quale sia l’idea di città che immaginiamo per oggi e per il futuro. Le considerazioni che ritengo doverose sono diverse. Innanzitutto: come spiegato, non è con le tasse dei settimesi che si sostiene il festival".
"Perché denigrare il festival?"
E prosegue: "Inoltre, Saviano – al di là dell’opinione legittima che ognuno può averne – rappresenta la legalità e condanna l’illegalità mafiosa. Per questo motivo ritengo grave che chi rappresenta quindi le istituzioni, “attacchi” in modo strumentale la presenza di Saviano invece di schierarsi dalla parte di chi viene al festival a parlare di mafia e l’illegalità la combatte, a prescindere dal colore politico.
Infine: perché denigrare il festival e ciò che è stato faticosamente costruito con il lavoro di tante persone e che porta vantaggi e visibilità alla nostra città? Porta ospiti, dibattiti, risorse economiche, aiuta il commercio e fa crescere le proposte didattiche per i nostri ragazzi. Lo denigriamo solo perché non ci piace un ospite? Ma da quando si invitano a discutere solo persone che ci piacciono? Di cosa abbiamo paura? Di idee diverse dalle nostre? E come potremo affrontare un periodo di grandi trasformazioni senza confronto, senza interrogarci, senza provare a capire posizioni diverse?".
"Io credo - conclude Piastra - sia importante la manutenzione della città e a questo lavoriamo tutti i giorni per migliorare e dedichiamo molte risorse comunali. Ma credo anche fermamente che la qualità della vita di una città si misuri soprattutto sull’offerta didattica delle scuole, sulle proposte culturali e sugli spazi di discussione, sulle risposte date ai più fragili, sulle innovazioni sociali nel welfare e a questo continuerò a dare priorità".
La risposta di Maugeri
Non si è fatta attendere la contro replica di Maugeri che ha commentato: "È bastato al primo cittadino di Settimo un mio breve commento (due righe) sull'invito di Saviano al Festival dell'Innovazione e della Scienza per costruire la solita strumentalizzazione politica che, come di consueto, non consente la minima possibilità di espressione a chi non è politicamente allineato a Sinistra. E allora come dovrei definire io il post da 'due fogli protocollo' del Sindaco nel quale, tra l'altro, mi accusa di aver denigrato il Festival dell'Innovazione e della Scienza? In che cosa consisterebbe la mia denigrazione? Caro Sindaco, per me fare il bene dei settimesi consiste nel dare loro una pluralità di versioni sui 'Linguaggi', provenienti anche da ideologie politiche differenti. Purtroppo, però, i settimesi ascolteranno solo la 'versione' di Saviano. Questa non è pluralità nell'informazione sull'argomento, questo non è il confronto di cui Lei parla".
"Forse - termina la sua riflessione l'esponente leghista - chi ha paura di idee differenti dalle nostre, non sono io, né la Lega, che rappresento.
Facciamo in modo che siano i Settimesi a scegliere come migliorare la qualità della loro vita, e non orientiamola a priori con il nostro colore politico. Come vede Sindaco io, a differenza sua, non sono bravo a strumentalizzare. Spero che la mia semplice risposta potrà esserle d'aiuto per il prosieguo del suo mandato da Sindaco".