Dibattito

"Il sindaco dovrebbe pensare alle poche donne nella sua giunta prima che alle famiglie omogenitoriali"

E riguardo la registrazione dei figli delle coppie gay il centro-destra sanmaurese si dichiara allineato con il Governo

"Il sindaco dovrebbe pensare alle poche donne nella sua giunta prima che alle famiglie omogenitoriali"
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Che fine ha fatto il rispetto della parità di genere in Giunta? Perché sì, prima di condurre battaglie sui diritti civili come quella per la registrazione dei figli delle coppie Lgbtqi+, recentemente sposata dalla sindaca Guazzora ed altri consiglieri comunali, bisognerebbe occuparsi di garantire i diritti in casa propria, sostengono le opposizioni.

La pungente osservazione arriva dai consiglieri di minoranza Paola Antonetto (FdI) e Roberto Pilone (Lega), da sempre «paladini» del merito prima del genere, ma che stavolta non esitano a contestare l’elevata percentuale di uomini nella nuova squadra di Governo, rinnovata a marzo.

Poche quote rosa dopo il rimpasto

Nell’ottobre 2021 Guazzora aveva costruito una Giunta equilibrata, in termini di «quote rosa»: Katia Venturi, con ruolo di vicesindaca – un segnale chiaro in una Città che non aveva mai avuto una guida femminile –, Daisy Miatton e poi Luca Rastelli e Ugo Dallolio. L’esecutivo, insomma, era perfettamente bilanciato da un 50% di donne e un 50% di uomini. Al suo rinnovo, però, Matteo Fogli è subentrato alla dimissionaria Venturi, Emanuele Durante a Dallolio e Daniele Bagarin si è insediato in qualità di quinto assessore. Unica donna a pareggiare i conti, insieme alla sindaca, è rimasta dunque Daisy Miatton.

E riguardo la registrazione dei figli delle coppie gay...

«Siamo allineati al Governo, rispetto alla registrazione dei figli delle coppie gay e lesbiche: nessuno vuole privare i bambini di diritti, qui si tratta semplicemente di applicare delle regole secondo le quali il minore viene registrato da chi lo ha concepito, mentre il suo coniuge può adottarlo» affermano Antonetto e Pilone.

«A San Mauro, poi, quella sinistra che ha sempre fatto dei diritti una bandiera, nell’agire dimostra che alle parole non corrispondono le azioni. Basta guardare la composizione della nuova Giunta, composta quasi interamente da uomini» prosegue il leader del Carroccio. «Da un sindaco che si fa chiamare sindaca perché sensibile a questioni di genere e diritti civili ci aspettavamo una Giunta in cui fosse rispettata la percentuale di “quote rosa” fissata dalla legge, ed invece così non è stato» aggiunge anche Antonetto.

«Evidentemente nessuna delle signore candidate con questa maggioranza è stata ritenuta abbastanza preparata, dal momento che la sindaca ha optato, tra gli altri, anche per un assessore esterno, andando a prenderlo addirittura a Grugliasco. Mi auguro, per lo meno, che si dimostri davvero preparato».

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