Settimo

Il murales per rilanciare la cultura e il futuro

Liber libellula nasce nell'ambito del progetto Insieme si può fare, promosso dal Cisv, e si pone come obiettivo quello di contrastare la povertà educativa e di parlare direttamente ai giovani, in balia di «un futuro che ormai è un eterno presente».

Il murales per rilanciare la cultura e il futuro
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Il murales per rilanciare la cultura e il futuro.

Murales per la cultura

Un murales sinonimo di libertà creativa, in una zona che produce quotidianamente arte e cultura.
Nasce così «Liber libellula», il murale inaugurato lo scorso sabato e realizzato da Jair Martinez sulla parete della Suoneria, la casa della musica settimese, in via Partigiani.

Il progetto

Liber libellula nasce nell'ambito del progetto Insieme si può fare, promosso dal Cisv, e si pone come obiettivo quello di contrastare la povertà educativa e di parlare direttamente ai giovani, in balia di «un futuro che ormai è un eterno presente».
Lo definisce così Chiara Gaiola, assessora al Commercio, inaugurando il lavoro realizzato da Martinez. «Questa è un'opera pubblica figlia di un progetto inclusivo che tenta di utilizzare il linguaggio dei giovani, ed è stata volutamente realizzata in un'area non centrale della città, ma che coinvolge parte della nostra cultura», spiega la Gaiola, che sottolinea come il murale sia solo il primo tassello da inserire all’interno di un puzzle che prevede l'intera riqualifica della zona. La parola poi passa al protagonista del pomeriggio, l'artista, a Settimo già noto perché la sua firma compare sul murale del Galileo Ferraris.
«Ho cercato di realizzare un progetto illustrativo che parlasse direttamente alla cittadinanza, lavorando con colori di forte impatto emotivo e con le immagini, a cui ciascuno può attribuire un determinato significato», spiega Martinez, che per completare l'opera ha impiegato circa una settimana, avvalendosi del contributo dei ragazzi del Servizio Civile. «Nel murale - prosegue Martinez -, sono raffigurate tre muse che riemergono dal fondale per prendersi cura di alcuni simboli dell'espressione artistica, come la musica, la danza e poi la casa. Infine, due libellule, sintomo di libertà creativa, da cui deriva il titolo del progetto».

La soddisfazione

Tanta anche la soddisfazione dei responsabili della Suoneria, ormai prossimi alla riapertura. «Siamo molto contenti di questo lavoro - commenta Romeo Grosso -, che si è concluso poche settimane prima della nostra ripartenza. Riapriamo i battenti il 24 novembre, e ci ritroviamo con un'opera che rispecchia in toto linee guida della Suoneria». «Questo è un progetto che lavora sulle politiche educative, in una zona che racconta le difficoltà degli ultimi tempi e in cui è previsto un investimento importante», annuncia la sindaca, Elena Piastra, che punta alla trasformazione dell'area in un luogo di ritrovo e in un punto di riferimento soprattutto per i giovani del nostro territorio. Un luogo emblematico in cui si respirerà sempre di più profumo di arte e libertà.

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