Il Mulino Sambuy di San Mauro in trasferta da PizzAut
"Apprendere dalle esperienze positive è importante per continuare a crescere" spiega il coordinatore dell'associazione Lomagistro

L’impegno del Mulino Sambuy di San Mauro Torinese a favore dei ragazzi autistici e dei loro diritti prosegue. Nei giorni scorsi Graziano Lomagistro ha incontrato Nico Acampora, fondatore di PizzAut, la prima pizzeria gestita interamente da ragazzi autistici con sede a Milano e a Monza.
Graziano Lomagistro (secondo da destra) con la maglietta di CamminAutismo a PizzAut
Il Mulino Sambuy di San Mauro in trasferta da PizzAut
L’organizzazione di CamminAutismo, che ha portato anche quest’anno un gruppo di ragazzi, seguiti da professionisti specialisti, a raggiungere Santiago di Compostela, partendo da Sarria, ha rappresentato una tappa importante del percorso che è stato avviato. Ma non basta. «Bisogna sempre guardare avanti verso quelle esperienze positive da cui si possono trarre degli insegnamenti - commenta Graziano Lomagistro, dell’associazione Mulino Sambuy -. E con questa prospettiva abbiamo impostato il nostro impegno. Bisogna, infatti, creare delle opportunità per i ragazzi autistici, per garantire loro un futuro che gli permetta di inserirsi al meglio all’interno della Comunità".
E le opportunità spesso nascono dai momenti di incontro e confronto: «La scorsa settimana - racconta Lomagistro - ho avuto la possibilità e l’onore di poter incontrare Nico Acampora, a PizzAut, di Monza. E’ una persona che ha fatto molto per i ragazzi autistici e che nel concreto ha creato per loro delle opportunità. E’ stato importante poter parlare con lui dei progetti che come Mulino Sambuy stiamo portando avanti, di quelli che abbiamo svolto e di quelli che faremo per continuare a sensibilizzare il nostro territorio sulle tematiche che riguardo i diritti dei ragazzi autistici».
«Apprendere dalle esperienze positive - riflette Lomagistro - è importante per continuare a crescere e fare sempre del proprio meglio. Il progetto del Cammino, in questi anni, ha portato dei risultati assolutamente concreti per i nostri ragazzi. E’ un’esperienza che continueremo a proporre anche perché sta dimostrando quanto i nostri ragazzi in un’ottica di autonomia, possano siano riusciti a fare dei passi da gigante. Ma, ripeto, non basta solo il Cammino, ci vogliono anche dei progetti che possano garantire loro una stabilità guardando al futuro. E su questo continueremo a perfezionarci».