Esperienza

Il Cammino del Cuore ha lasciato il segno sul territorio: da Gassino a San Mauro fino a Settimo

Un fiume arancione di camminatori uniti per l’inclusione e la solidarietà: oltre cinquanta partecipanti in viaggio da Vercelli al Duomo di Torino con il progetto CamminAutismo

Il Cammino del Cuore ha lasciato il segno sul territorio: da Gassino a San Mauro fino a Settimo

Il “Cammino del Cuore” ha attraversato in questi giorni il territorio del Torinese, toccando Gassino, San Mauro e Settimo Torinese nel suo percorso da Vercelli fino al Duomo di Torino.

Il Cammino del Cuore ha lasciato il segno a Gassino, San Mauro e Settimo

Un’iniziativa di solidarietà e inclusione promossa da CamminAutismo, progetto che ha riunito oltre cinquanta persone — tra ragazzi e ragazze con autismo, famiglie, volontari, professionisti ed enti del terzo settore — lungo quasi cento chilometri di risaie, borghi e colline piemontesi.

A Gassino Torinese, i pellegrini sono stati accolti calorosamente nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre. Dopo l’accoglienza, i partecipanti hanno trascorso la notte nei locali dell’Oratorio parrocchiale, prima di ripartire verso Superga e Torino. «Un’esperienza di comunità e solidarietà che unisce territori e persone – ha commentato il Comune – promuovendo un modo autentico di vivere il Piemonte passo dopo passo».

La penultima tappa si è svolta a San Mauro Torinese, città che riveste un significato speciale per l’iniziativa: è infatti qui che è nata l’associazione CamminAutismo, al Mulino di Sambuy, grazie all’impegno di Graziano Lomagistro. Ad accogliere il gruppo sono stati i volontari della Croce Verde e il consigliere comunale Ugo Brunetta.

«Un cammino di inclusione sociale, turismo lento e benessere, per abbattere le barriere e rafforzare la rete tra famiglie, istituzioni e comunità», ha sottolineato il Comune.

L’ultima tappa ha toccato Settimo Torinese, dove i camminatori sono stati accolti dalla sindaca Elena Piastra, dal vicesindaco Giancarlo Brino, dal presidente del Consiglio comunale Luca Rivoira e da rappresentanti di realtà istituzionali e associative.

«Siamo orgogliosi di accogliervi nella nostra cittadina – ha dichiarato Brino – nel segno di un’inclusione che contribuisca concretamente a migliorare la vita delle persone e, di conseguenza, della nostra comunità».