Iniziativa

I sindaci della Collina si schierano contro il cibo sintetico

Per l'occasione è stata promossa la petizione di Coldiretti per chiedere una legge che regoli la materia

I sindaci della Collina si schierano contro il cibo sintetico
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Domenica scorsa, 19 marzo, si è svolta la tradizionale Festa del Ringraziamento, promossa dalla Coldiretti, alla quale hanno preso parte sindaci e amministratori dei Comuni della collina. Presente anche la Città di Torino, rappresentata dall'assessora Gianna Pentenero.

Tradizione

Una trentina i mezzi agricoli che si sono parcheggiati in piazza Europa per il consueto raduno che ha unito le sezioni Coldiretti di Castiglione, Gassino, San Mauro, Cinzano, Rivalba, San Raffaele Cimena e Sciolze.

Al termine della messa, celebrata nell'abbazia di Pulcherada, i sindaci e assessori, tra i quali la sindaca di San Mauro, Giulia Guazzora e l'assessore con delega all'Agricoltura, Daniele Bagarin, hanno firmato una petizione nazionale, promossa dalla stessa Coldiretti, contro la produzione di cibo sintetico.

La festa del Ringraziamento si svolge ogni anno in maniera itinerante. L’appuntamento del 2024, infatti, toccherà un altro paese della collina.

La petizione Coldiretti

La petizione potrà essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. "Prodotti - fa sapere Coldiretti - che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech".

Già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici.

"Una pericolosa deriva degli alimenti creati in laboratorio - è la visione di Coldiretti - iniziata con la finta carne della società americana Beyond Meat e sostenuta da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca".

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