I giovani e il volontariato a Settimo: Ilaria e Morena in Croce Rossa
Dopo i tempi bui del Covid, oggi il gruppo giovani dell'associazione diretta da Maria Cristina Bitti si sta finalmente rimpolpando
Seconda puntata nel nostro viaggio alla scoperta del legame tra i giovani e le associazioni a Settimo. Sulla scia del servizio realizzato un paio di settimane fa sulle pagine della Nuova Periferia di Settimo vi proponiamo un approfondimento sull’impegno dei giovani per la città che vuole essere anche un omaggio a Vittorio Savoia, con il reportage era stato «pensato» con lui.
Raccontare i giovani al di là dei luoghi comuni
Quello che noi abbiamo deciso di fare è raccontare e documentare l'impegno dei nostri giovani sul territorio lasciando parlare i veri protagonisti. Lo facciamo attraverso i volti, le voci e le storie di chi vive il mondo dell'associazionismo, prova lampante di una generazione che si impegna nel sociale e nel mondo del volontariato.
Ilenia e Morena, giovanissime volontarie Cri
Quando incontriamo Ilaria e Morena, due delle referenti della delegazione giovanile della Croce Rossa, non hanno dubbi. Per il comitato di Settimo, sta ufficialmente iniziando una nuova era con i giovani a bordo. Dopo i tempi bui del Covid, adesso, il gruppo giovani dell'associazione diretta da Maria Cristina Bitti si sta finalmente «rimpolpando».
Lo dicono con orgoglio Ilaria e Morena, rispettivamente 24 e 22 anni, mentre snocciolano, una alla volta, le varie attività di cui si occupano insieme ai loro ragazzi e ragazze. Salute, educazione sessuale, educazione alimentare, infanzia, principi e valori, promozione. Sono queste alcune delle materie affidate ai giovani della Cri che, nelle scuole e nelle piazze, diventano testimoni credibili di argomenti delicati come gli effetti della guida in stato di ebbrezza, di rapporti sessuali non protetti piuttosto che di un'alimentazione non sana.
Giovani in aumento nell'associazione
«Il Covid ha stoppato tutte le nostre attività ma adesso ci stiamo rimpolpando soprattutto grazie al nuovo corso che conta una quindicina di giovani su trenta. Stiamo cercando di responsabilizzare i ragazzi e far provare a tutti un po' di tutto, anche perché vediamo che hanno molta voglia e tanta curiosità», racconta Morena, studentessa di infermieristica, volontaria di Croce Rossa dal 2017 e da sei mesi consigliera del direttivo del comitato. Oltre ad essere una delle giovani in divisa, Morena, proprio come Ilaria, tra le fila dell'associazione dal 2019, partecipa anche ai turni dedicati alle emergenze.
«Le emergenze sono uno spunto per dare il massimo. All'inizio, ero molto più tesa e angosciata ma, con il passare degli anni, ti abitui e riesci a gestirla», racconta la consigliera. «Per me, il volontariato era un obiettivo da raggiungere – incalza Ilaria -. Ho iniziato a fare i pacchi di natale e con il tempo mi sono avvicinata alla parte di emergenza e urgenza. Faccio il turno in una squadra notturna ed è un'emozione particolare perché sai di poter aiutare qualcuno».
«Nella mia squadra ci sono parecchi giovani autisti e a volte ci guardano come per dire "venite voi che siete giovani a soccorrere me?", ma poi devo dire che vanno oltre perché se siamo li è perché abbiamo fatto un corso e abbiamo delle competenze», spiega Ilaria, orgogliosa di quella delegazione giovanile che sta crescendo sempre di più.
«Alcuni – proseguono le due ragazze - partono con l'idea di Croce Rossa uguale ambulanza ma quello che stiamo cercando di far capire è che, in realtà, ci sono tante altre attività e oltre l'emergenza c'è un mondo intero. La Croce Rossa non è solo 118 e i giovani ci sono e sono pronti ad intervenire per ogni evenienza».