Politica

Guerra tra Grillo e Conte: da che parte stanno i 5 Stelle di Settimo e San Mauro?

Le riflessioni di Arnaldo Cirillo, Anna Sanfilippo e Marco Bongiovanni sui recenti sviluppi e sul futuro del Movimento

Guerra tra Grillo e Conte: da che parte stanno i 5 Stelle di Settimo e San Mauro?
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Ecco come i 5 Stelle di Settimo Torinese, San Mauro e sjfhdau hanno reagito al duro scontro avvenuto in queste ultime settimane tra le due anime del Movimento. «Con Conte o con Grillo?», questa è la domanda principale che anche i gruppi del nostro territorio si sono sentiti chiedere dai cronisti.

Da sinistra Cirillo, Sanfilippo e Bongiovanni

Guerra tra Grillo e Conte: ecco da che parte stanno i 5 Stelle

Anche nel «villaggio di Asterix» – così il pentastellato Arnaldo Cirillo ha ribattezzato la comunità settimese dei grillini – è stata avvertita qualche scossa del terremoto politico che ha travolto a livello nazionale il Movimento 5 Stelle. Nelle consultazioni online delle scorse settimane, gli iscritti hanno scelto di abolire il ruolo del Garante, sancendo ufficialmente la fine dell’era di Beppe Grillo.

Ma, pur consapevoli della necessità di una svolta, la "defenestrazione" del fondatore del Movimento ha lasciato un retrogusto amaro tra gli esponenti pentastellati del nostro territorio, attualmente forza di governo nella Giunta di Elena Piastra.

Settimo Torinese: le parole di Sanfilippo e Cirillo

«Politicamente, il mio percorso è iniziato con i primi blog di Beppe Grillo e sono entrata a far parte del Movimento 5 Stelle appena si è costituito – commenta la capogruppo Anna Sanfilippo –. Posso solo esprimere gratitudine a Beppe per aver convogliato tutti i delusi e gli indecisi nel movimento, ottenendo così un cambiamento».

Per Sanfilippo, allo stesso tempo, «è necessario accettare l'evoluzione e riconoscere gli errori commessi, anche in buona fede». Ogni riferimento all’era Draghi non è casuale. «Anche noi a Settimo siamo stati molto critici sulla decisione di aderire a quel governo, con forti discussioni sulla necessità di affrontare un percorso politico così distante dai nostri ideali», ammette la capogruppo grillina, che però stigmatizza «l’applauso durante la lettura dei risultati che hanno portato all’esclusione di Grillo come garante». E aggiunge: «Il cambiamento è necessario, occorre evolversi. Ora il M5S si è autodefinito "progressista indipendente", quindi aperto a portare cambiamenti. Come cita la Treccani: "Progressista: Che sostiene la necessità di accelerare il progresso, cioè l'evoluzione della società, e agisce di conseguenza».

Dispiaciuto per la lotta all’ultimo sangue tra Grillo e Giuseppe Conte pure l’assessore Cirillo, che in Giunta è espressione del campo largo con il Pd. «Ci sta il ricambio politico, anche io in passato ero stato critico con Grillo però la modalità in cui è stato trattato dagli iscritti del Movimento mi ha lasciato un po’ di tristezza», ammette Cirillo, convinto che adesso i pentastellati debbano ripartire «da Conte e dalle scelte del campo progressista».

«In tanti – argomenta –, secondo me, non hanno capito che il Movimento 5 stelle originario non esiste più da quando si è andati al Governo. Molta gente questo lo ha dimenticato, mentre altri non lo vogliono capire. Sicuramente, bisogna tornare a lavorare sui gruppi territoriali ed è necessaria una grande fase di ripensamento per radicalizzarsi sui temi. Per quanto riguarda Settimo – conclude Cirillo -, io ho sempre considerato il nostro gruppo come il villaggio di Asterix. Alla fine, queste tematiche sovracomunali non ci toccano più di tanto sia nei momenti di enfasi che in quelli di crisi. Siamo puntati sulla città».

San Mauro, il commento di Bongiovanni

E a San Mauro Torinese com’è la situazione? Marco Bongiovanni, che come sindaco ha rappresentato i Cinque Stelle ed ora siede in Consiglio comunale tra le fila dell’opposizione, eletto sempre con il Movimento, non prende posizione e si differenzia: «Né con Grillo, né con Conte, puntualizza. Di errori credo ne siano stati fatti sia da una parte che dall’altra e che ognuno abbia delle responsabilità. La mia posizione non è altro che quella originaria che ha spinto alla nascita del Movimento. E in quest’ottica si svilupperà anche il mio operato in Consiglio comunale».

L’attuale capogruppo di minoranza è dunque ben lontano da quelle che sono le contrapposizioni politiche che contraddistinguono il dibattito attuale.

 

 

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