Incontro

Gronda Est, il comitato NotangEst ha acceso il dibattito pubblico a Gassino

Gli attivisti propongono alternative sostenibili per non mettere a rischio il territorio collinare e il riconoscimento MaB Unesco»

Gronda Est, il comitato NotangEst ha acceso il dibattito pubblico a Gassino
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C’era attesa a Gassino Torinese per l’incontro pubblico svoltosi il 4 aprile promosso dal Comitato NotangEst sul tema della Gronda Est, la nuova infrastruttura viaria ancora in fase di ipotesi progettuale ma già capace di sollevare preoccupazioni.

Gronda Est, il comitato NotangEst ha acceso il dibattito a Gassino

Al centro del dibattito, i possibili impatti sul territorio collinare, a partire da Gassino fino a Castiglione e San Raffaele. Tra il pubblico presenti anche figure politiche come il sindaco di Gassino Cristian Corrado, il vicesindaco di Castiglione Manlio Giaretto e i consiglieri di minoranza Andrea Morelli e Giuseppe Molinari, ma senza alcun loro intervento.

L’incontro, guidato da Piercarlo Porporato del Comitato, ha fatto leva su dati e documenti ufficiali, come il PUMS metropolitano. Significativo l’intervento di Piergiorgio Tenani dell’associazione Il Tuo Parco, che ha richiamato l’attenzione sul valore dell’area come MaB Unesco, riconoscimento che potrebbe essere compromesso dalla realizzazione dell’opera e che scadrà nel 2026.

Le proposte alternative

Interessante anche la proposta di alternative infrastrutturali avanzata dal Comitato: una metropolitana leggera lungo l’asse ferroviario Chivasso-Torino, una nuova stazione tra Settimo e Brandizzo e un parcheggio d’interscambio tra i Comuni coinvolti, per ridurre il traffico su gomma.

Nel corso della serata sono state proiettate simulazioni d’impatto paesaggistico: tra le ipotesi, un viadotto di 17-18 metri in Valle Baudana e possibili conseguenze significative anche nei pressi di Villa Bria a Bussolino.

Il videomessaggio di Luca Mercalli

L’incontro si è chiuso con un video-messaggio del climatologo Luca Mercalli e un dibattito tra cittadini e rappresentanti politici locali, come Giuseppe Tremoloso e Stefano Brancaglion (PD), che hanno ribadito la necessità di interventi viabilistici, ma con attenzione al territorio.

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