Già 6400 firme contro il Parco dello Sport nel Meisino
La posizione del Comitato contro il progetto: "Verrebbero contaminati natura, ecosistema e pace"
Il tema della "nuova cittadella dello sport" all'interno del parco del Meisino a Torino, è sempre più scottante.
La mozione in consiglio di Circoscrizione 7
Nell'ultima seduta del Consiglio della Circoscrizione 7, gli esponenti che risiedono nei banchi dell'opposizione, si sono espressi mostrando fortissime perplessità in merito alla costruzione di tutto ciò che prevede il progetto del Comune nell'area, appunto, del Meisino.
L'esponente circoscrizionale del Movimento 5 Stelle, Francesco Lauria, sulla questione ha presentato una mozione per fare in modo il progetto venga rifiutato e si tuteli così il polmone verde che si sviluppa a nord-est del capoluogo.
Sulla questione si è interessato il presidente della Circoscrizione Luca Deri che è già in contatto con il Comune per capire tutti i punti del progetto.
La petizione
Intanto continua la mobilitazione della comunità che si sta traducendo anche in migliaia di firme apposte (ben 6300 finora) sulla petizione pubblicata su Change.org lanciata da Roberta Marchionatti e intitolata "No al Parco dello Sport nell'ex Galoppatoio militare di Torino".
Questo il testo della petizione: "Il progetto andrebbe a danneggiare irrimediabilmente una riserva naturale ricchissima di biodiversità, un polmone verde prezioso a pochi passi dal centro di Torino (una delle città, purtroppo, più inquinate d'Europa). Un piano enorme, impossibile da realizzare senza tagliare alberi e danneggiare la natura e la quiete del parco dove verrebbero, inoltre, costruite strade e parcheggi per far arrivare le numerose persone. Tutto questo a danno della fauna, della flora e della pace del posto. Realizzare un progetto simile porterebbe scompiglio all'interno di un parco (modifica l'ambiente e danneggia la fauna), sia in fase di costruzione sia successivamente quando centinaia di persone arriverebbero per usufruire di tali servizi".
E ancora: "Un progetto del genere avrebbe una più ragionevole fattibilità in un'area urbana dismessa, come una vecchia fabbrica o simile. In tal senso avrebbe un valore di arricchimento per la città e i cittadini senza danneggiare un habitat naturale ed il suo equilibrio. Inoltre nelle immediate vicinanze sono già presenti numerosi centri sportivi (ad esempio, Sport Club Meisino via Nietzsche 155 che offre la possibilità di giocare a calcio a cinque, calcio a otto, beach volley e padel. Il Motovelodromo Fausto Coppi in C. Casale 144 appena ristrutturato e aperto dove, tra le altre cose si può praticare arrampicata, atletica, tennis, volley, bici su pista, padel. Bside Climbing Village V. Amedeo Ravina 28 dove si può fare arrampicata e dove offrono corsi per bambini e ragazzi di tutte le età. Sono presenti diverse Bocciofile che offrono anche servizio di bar e ristorazione. Inoltre, alla Colletta e vicinanze, sono presenti piscina, pista di pattinaggio, impianto palestra comunale Crescenzio dove si praticano arti marziali, yoga, ginnastica e tanto altro... Tutto a pochi passi!".
"I cittadini sembrano essere considerati un disturbo"
Intanto il Comitato "Salviamo il Meisino" esprime soddisfazione per il grande riscontro che sta avendo la petizione e sottoscrive le parole di Roberto Mezzalama al Corriere della Sera: "Meccanismi decisionali fatti di un misto di pseudo-tecnocrazia e decisionismo sbrigativo dove il Consiglio comunale, le Circoscrizioni, i cittadini e le loro organizzazioni sembrano essere considerati più un disturbo che non una componente essenziale del processo decisionale. La combinazione di questi due problemi porta a decisioni di bassa qualità, di fronte alle quali, a meno di un ripensamento profondo, credo che vedremo aumentare sia l'intensità delle resistenze che la fondatezza delle loro ragioni".
Dal Comitato precisano come il parere negativo non sia legato al progetto in sé ma al sito scelto per la sua realizzazione, "perché verrebbero contaminati natura, ecosistema e pace".