Gassino piange Giacomo Golzio, storico capogruppo degli Alpini
"Ha dedicato la sua vita alla comunità, portando avanti i valori di solidarietà, impegno e spirito di servizio"
Gassino Torinese piange Giacomo Golzio, 87 anni, colonna dell'associazionismo locale e per circa 35 anni instancabile presidente del gruppo locale delle Penne Nere.
Gassino piange Giacomo Golzio
A dare la triste notizia alla cittadinanza è stata l'amministrazione comunale tramite la sua pagina social ufficiale: "Con profonda tristezza - si legge nella breve nota - comunichiamo la scomparsa di Giacomo Golzio, Capogruppo dell’Associazione Nazionale Alpini sezione di Gassino Torinese. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla comunità, portando avanti i valori di solidarietà, impegno e spirito di servizio che contraddistinguono gli Alpini".
"Il suo ricordo - aggiungono dall'amministrazione - resterà vivo nei cuori di tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo e lavorare al suo fianco. Alla famiglia, agli amici e a tutti i membri dell’Associazione Alpini, va il nostro più sentito cordoglio. Il Comune di Gassino Torinese si stringe attorno ai suoi cari in questo momento di grande dolore".
Nel 2014 in Municipio con la moglie Francesca, in occasione delle nozze d'oro
Il rosario verrà recitato domenica 27 ottobre alle ore 20.30 presso la Parrocchia di Gassino mentre i funerali avranno luogo lunedì 28 alle 15 nella stessa chiesa con partenza della salma dall'Hospice di Foglizzo.
Una vita di lavoro e servizio
Così Golzio nel 2010 si era raccontato al nostro settimanale La Nuova Periferia: "Sono vent'anni che guido l'associazione alpini. A quattordici anni lavoravo già da Bosio, poi sono andato a fare il catramista. Dopo questi due lavori sono andato a svolgere il mio lavoro da Astrua altra azienda del torinese e poi ho concluso la mia vita lavorativa alla Fiat".
"La mia vita da alpino è stata molto faticosa - aveva spiegato - Il mio servizio l'ho prestato a Pinerolo e nel 1960 mi sono congedato con il grado di caporale. Nel corpo degli alpini ci sono stato diciotto mesi dato che la leva era più lunga e poi sono andato a lavorare da muratore. La mia volontà di entrare nel corpo alpino, deriva da mio zio anch'esso alpino, disperso in Russia. Dopo la pensione, sono entrato nel gruppo alpini e molto presto sono divenuto capogruppo».
Ruolo che ha rivestito con passione e impegno fino all'ultimo dei suoi giorni