Protesta

Fusione col Galileo Ferraris: docenti e personale dell'8 Marzo dicono "no"

Il testo della lunga lettera inviata alle istituzioni: "Sarebbe importante valorizzare Settimo Torinese e non mortificare entrambi gli istituti in un processo di sterile omologazione"

Fusione col Galileo Ferraris: docenti e personale dell'8 Marzo dicono "no"
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E' ormai uno dei temi caldi di questo autunno settimese: l'ipotesi, sempre più concreta, di un accorpamento tra gli istituti Galileo Ferraris e 8 Marzo, previsto dal Piano di dimensionamento della Regione che dovrebbe entrare in vigore nel 2024, sta animando il dibattito, soprattutto tra docenti e personale scolastico.

La lettera alle istituzioni

A non fare mistero della propria contrarietà al nuovo assetto scolastico sono i professori e il personale Ata dell'istituto 8 Marzo che nei giorni scorsi hanno messo nero su bianco le proprie istanze in una lettera inviata a Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale, Città Metropolitana di Torino, Comune di Settimo Torinese e alle organizzazioni sindacali.

Una lettera che in premessa fa riferimento alla delibera del del 26/09/2023 in cui il Collegio docenti e alla delibera del Consiglio di istituto del giorno successivo in cui si è espresso parere contrario al dimensionamento dell’I.I.S. “8 Marzo”, in entrambi i casi a maggioranza con unico voto di astensione del Dirigente Scolastico.

La lettera quindi prosegue con numerose premesse:

"Preso atto della riunione plenaria tenutasi in data 6 Ottobre 2023 della Città Metropolitana con gli Enti locali e i DS degli istituti oggetto di dimensionamenti nella quale non è stato riferito il parere contrario delle lavoratrici e dei lavoratori, delle famiglie e degli studenti dell’Istituto “8 Marzo” e nella quale è stato dato parere favorevole al dimensionamento di un unico istituto superiore della Città Metropolitana, ovvero l’I.I.S. “8 Marzo”, mentre gli altri Istituti secondari di secondo grado hanno ottenuto deroga di un anno;
Noto che entro la fine di ottobre la Regione Piemonte delibererà in merito ai dimensionamenti della rete scolastica della Città Metropolitana di Torino;
Noto che non esistono sanzioni né per le istituzioni né per gli istituti che non si dimensionassero se non il trovarsi senza DS e DSGA come nel caso di istituti sotto i 600 allievi e che il dimensionamento porterebbe, nel nostro caso, all’istituzione di una scuola di circa 1900 studenti con un solo dirigente e una sola dsga;

Considerato che in caso di dimensionamento si verrà a creare un Istituto ad alto grado di complessità senza un incremento di risorse previste sufficienti per la gestione del dimensionamento e delle problematiche ad esso connesse;
Considerato, quindi, che si realizzerà un collegio docenti composto dal doppio del personale, il che comporterà un allungamento dei tempi di discussione o, in alternativa, una gestione tecnocratica e burocratica dell’Istituto;
Noto che un eventuale dimensionamento comporterà una riduzione consistente di collaboratori scolastici e assistenti amministrativi con gravi ripercussioni sulla sicurezza e sulla sorveglianza, oltre che un aggravio di lavoro negli uffici;
Premesso che il dimensionamento non è altro che l’ennesima manovra che taglierà risorse alla scuola, andando a colpire, in questo caso, una realtà di provincia per la quale la presenza di un I.I.S con liceo e tecnico risulta un presidio culturale importante;
Considerato che le ragioni del dimensionamento sono legate al decremento demografico atteso e che esso rappresenta un modo miope di guardare al futuro della scuola per la quale si potrebbero invece prevedere risorse aggiuntive, ad esempio diminuendo il numero degli allievi per classe e garantendo quindi una maggiore efficacia didattica;

Considerato che l’I.I.S. 8 Marzo conta attualmente 878 allievi e che tale numero risulta in aumento da due anni con un ulteriore incremento previsto dovuto:

1. all’attivazione del nuovo indirizzo di Liceo Sportivo
2. agli investimenti previsti dal PNRR
3. alla rimodulazione dell’attività didattica con metodologie innovative come DADA

Considerato che nell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico dell’I.I.S. 8 Marzo si dichiara l’intenzione di 'rafforzare i processi di costruzione del curriculo di Istituto caratterizzante l’identità della scuola' e che l’I.I.S. 8 Marzo ha collegialmente elaborato, nel corso degli anni, strategie per definire, attraverso processi democratici e partecipativi, la propria identità di istituto di istruzione superiore, scelte che hanno promosso il successo scolastico degli studenti, creando un ambiente favorevole all’apprendimento, alla socializzazione e all’inclusione;

Considerato anche il contesto di Settimo Torinese, una città di oltre 45000 abitanti, e dunque con una forte potenzialità di iscritti alle scuole secondarie di secondo grado, tale, nonostante le previsioni di calo demografico, da consentire l’esistenza di due istituti superiori;
Considerato che la scelta di dimensionare due Istituti così importanti, che rappresentano due realtà formative da conservare distinte, per storia, finalità formativa, tipo di servizio al territorio e che queste realtà irriducibili nella loro unicità cesserebbero di esistere come tali in caso di un eventuale dimensionamento (quasi Settimo Torinese fosse un’anonima periferia urbana senza autonomia, cui destinare un’unica scuola superiore senza adeguata diversificazione);

Visto che l’offerta e la modalità didattica dell’Istituto sono in ampliamento con sperimentazione di aule tematiche, acquisizioni di strumentazioni di laboratorio scientifico, informatico e tecnologico con prevedibile innovazione anche a livello di indirizzi di studio e che il dimensionamento interromperebbe tale processo virtuoso in atto;

Considerato, invece, che sarebbe importante valorizzare il territorio di Settimo Torinese e non mortificare entrambi gli Istituti coinvolti in un processo di sterile omologazione dalla dubbia valenza didattica, I Docenti e il personale ATA dell’I.I.S. 8 Marzo chiedono:

1. che il progetto di dimensionamento venga rigettato;
2. che venga chiarito lo stato di fatto del processo in atto;
3. che si possa aprire un tavolo di confronto con i soggetti formalmente coinvolti affinché possano esplicitare le motivazioni e l’eventuale valore didattico-formativo di tale scelta, nonché ascoltare il punto di vista degli attori del processo didattico (docenti, personale scolastico, studenti e famiglie) e valutare le conseguenze di un tale provvedimento sul territorio di Settimo Torinese e comuni limitrofi.

 

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