Fontana "insanguinata" e sirene morte in piazza Solferino: IL VIDEO
"Per denunciare le responsabilità del governo regionale del Piemonte nell’aggravarsi della crisi idrica"
A Torino flash mob alla fontana monumentale di piazza Solferino nell'ambito del corteo per il clima dei "Fridays for future" da attiviste di Extinction Rebellion. Sulla sommità è stato appeso uno striscione con la scritta "Acqua per tutti o champagne per qualcuno?", mentre alcune figuranti travestite da sirene si sono sdraiate fingendosi morte. Lo raccontano i colleghi di Primatorino.
Acqua tinta di rosso
Il flash mob è stato organizzato da Extinction Rebellion, con le attiviste che hanno spiegato di avere colorato l'acqua della fontana Angelica con polvere di barbabietola, fino a farla diventare "di un intenso rosso sangue" insieme a fumogeni blu ai lati delle statue.
Un atto dimostrativo messo a segno per "per denunciare le responsabilità del governo regionale del Piemonte nell’aggravarsi della crisi idrica.
Questa mattina, venerdì 3 marzo, nell'ambito della giornata dello Sciopero Globale per il Clima, mentre attraversava piazza Solferino a Torino, le attiviste di Extinction Rebellion sono tornate in azione prendendo di mira la fontana Angelica della piazza, simbolo delle quattro stagioni.
“Saremo il fiume che riempirà i bacini ormai secchi. Saremo acqua, in ribellione per la vita” ha affermato Clelia, rivolgendosi alle migliaia di persone in piazza.
Le altre proteste
Non è la prima protesta di Extinction Rebellion sul tema della siccità. A febbraio dello scorso anno, due attivisti si erano appesi sul ponte della Gran Madre. Qualche mese dopo, quando il Po e la Dora avevano raggiunto livelli di secca senza precedenti, alcune attiviste si erano letteralmente incollate con super attack alle porte della Regione Piemonte.
L’episodio più noto è però quello del 25 luglio, quando due ragazze si erano incatenate al balcone del Presidente della Regione, in piazza Castello, appendendo uno striscione con la scritta “Crisi climatica. Siccità, è solo l'inizio”.
“Quel giorno 21 persone sono state denunciate e 15 sono state espulse da Torino, per avere urlato alla città quello che nessun politico stava dicendo” afferma Clelia a gran voce dalla testa del corteo. “Ed è quello che nessuno vuol dire nemmeno oggi. Questa siccità, questa crisi idrica, l'acqua che manca sempre e solo per qualcuno: sono la diretta responsabilità di chi governa e ha governato fino ad oggi”.