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Disservizi ferroviari in Piemonte, l'assessore regionale parla di "situazione insostenibile"

Sono la SFM4 e la SFM7 le linee che hanno registrato un peggioramento evidente nelle ultime settimane, Rfi e Trenitalia si sono dichiarate pronte a intervenire

Disservizi ferroviari in Piemonte, l'assessore regionale parla di "situazione insostenibile"
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Al termine della riunione urgente convocata il 23 ottobre 2024 dall’assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture della Regione Piemonte Marco Gabusi per affrontare i recenti e gravi disservizi del trasporto ferroviario sono state stabilite misure concrete per risolvere i problemi che stanno colpendo i pendolari piemontesi.

Disservizi ferroviari in Piemonte, parla l'assessore regionale

“L’incontro è stato positivo nel senso che tutti gli attori coinvolti, RFI, Trenitalia e l’Agenzia della Mobilità, hanno riconosciuto le criticità presenti e condiviso le azioni necessarie per un miglioramento tempestivo. Dopo un’attenta analisi degli ultimi monitoraggi, le linee particolarmente interessate in questo momento sono la SFM4 e la SFM7, che hanno registrato un peggioramento evidente nelle ultime settimane - ha dichiarato Gabusi - Queste due linee, oltre a servire un’utenza elevatissima composta da studenti e lavoratori, rappresentano anche un collegamento strategico con l’aeroporto di Caselle, diventando così una vetrina fondamentale per Torino e per tutto il Piemonte, in quanto punto di accesso cruciale per chi arriva nella nostra regione.”

Il piano d'azione

Tra le soluzioni immediate RFI ha deciso di intensificare la manutenzione straordinaria su queste linee con un monitoraggio attivo 24 ore su 24, redistribuendo personale da altre aree per intervenire più rapidamente sui guasti senza compromettere la sicurezza generale. Questo piano operativo partirà già da domani.

Trenitalia ha garantito l’accelerazione delle consegne dei nuovi treni. Questo impegno garantirà un nuovo treno ogni settimana da lunedì prossimo al 31 dicembre 2024, con l’obiettivo di portare il numero complessivo di nuovi treni in Piemonte a 46, rispetto ai 37 attualmente in servizio: quindi 6 nuovi treni Pop e 3 nuovi Rock.

Inoltre Trenitalia ha garantito l’attivazione di un servizio di scorta su gomma e ferro, con treni e autobus pronti a intervenire nelle aree più critiche in caso di necessità, le cosiddette ‘scorte calde’, per assicurare una continuità operativa anche in situazioni di emergenza.

“È un risultato significativo - ha sottolineato Gabusi - perché in Piemonte non si acquistavano treni da oltre vent’anni. Da qui a fine anno, grazie a questa accelerazione, avremo in tutto nove nuovi treni che saranno operativi sulle linee più critiche, aiutando a ridurre i ritardi e le cancellazioni”.

Le criticità

Affrontando le cause alla base dei disservizi l’assessore ha evidenziato che “in parte i problemi sono dovuti a eventi occasionali, ma molte delle criticità derivano dalla vetustà di alcune infrastrutture, come i passaggi a livello o gli scambi. Su queste linee stiamo intervenendo, anche grazie agli investimenti del PNRR, che destinano 120 milioni di euro a lavori che saranno completati entro un anno e mezzo. Tuttavia, non possiamo permetterci che questi ritardi e soppressioni continuino quotidianamente fino ad allora”.

Ogni lunedì un tavolo di monitoraggio

Per controllare insieme agli utenti i riflessi di questi impegni si è deciso che ogni lunedì alle ore 16 si terrà un tavolo di monitoraggio tra Regione Piemonte, RFI, Trenitalia e l’Agenzia della Mobilità. A questo incontro settimanale saranno invitati anche un rappresentante per ciascuna linea critica (ora Sfm4 e 7) dei pendolari e e i rappresentanti delle associazioni dei consumatori.
La Regione, infine, ha chiesto una maggiore informazione all'utenza tramite tutti gli strumenti informativi disponibili sia in stazione che online, con una particolare sensibilizzazione del personale a bordo treno.

“Il futuro sarà certamente migliore - ha concluso Gabusi - ma dobbiamo agire nel presente, rispondendo subito alle esigenze dei pendolari che affidano al nostro servizio le loro vite quotidiane e quelle dei loro figli. Non possiamo tollerare che quello che è successo nelle ultime due settimane diventi la norma”.

 

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