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Da un giorno all’altro, privati del «porta a porta

La scelta dei luoghi in cui sono stati posti i bidoni pare comunque essere transitoria, con lo scopo di poter continuare lo svolgimento del servizio da parte dell’azienda, in attesa di soluzioni più idonee

Da un giorno all’altro, privati del «porta a porta
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«E meno male che da anni ci dicono che è importante puntare a valorizzare la raccolta differenziata dei rifiuti... Ora di punto in bianco, all’oggi al domani, ci troviamo senza più servizio della differenziata e con un’area ecologica, se vogliamo definirla così, aperta a tutti e senza alcun controllo».

Da un giorno all’altro, privati del «porta a porta

E’ questa la protesta che unisce due diverse zone di Gassino e Castiglione, che per caso, si sono trovati di fronte a vivere la stessa situazione.
Stiamo parlando della zona di strada Cerreto a Gassino, all’altezza del civico 68, e di borgata Tetti Falchero a Castiglione, complessivamente una ventina i nuclei familiari coinvolti, per un totale di circa una sessantina di persone interessate dalla vicenda.
Tutto è partito con l’arrivo di una comunicazione da parte di Seta, che annunciava, per ragioni di sicurezza, di non provvedere più al porta a porta, identificando successivamente un’area esterna dove sarebbero poi stati posizionati dei bidoni per la raccolta differenziata “comune” a tutti.
Una scelta, quella presa dall’azienda, che è scaturita dalla «pericolosità» della strada di accesso ai due tratti, sia a Gassino che a Castiglione, stretta, e nella quale, il mezzo per la raccolta deve entrare in retro marcia, dunque, con tutti i rischi del caso.

La polemica

«Ci chiediamo perché tutto questo sia accaduto così all’improvviso e soprattutto senza alcuna comunicazione precedente», è l’amarezza unanime dei residenti delle due zone “coinvolte”. Ma soprattutto: «Se fino ad oggi abbiamo pagato la raccolta rifiuti godendo come tutti gli altri cittadini del territorio , dello stesso servizio, ovvero il porta a porta, perché ora dovremo continuare a pagare la medesima cifra che il servizio non lo abbiamo più?».
Ma a rendere la situazione ancor più «paradossale», per certi versi, è la scelta dei posti in cui i cassonetti «comuni» sono stati piazzati.
Partendo dal caso gassinese, la borgata di case coinvolte è raggiungibile da un tratto di strada più stretto, non comunale, parallelo all’asse principale di strada Cerreto, più comunemente conosciuta come la strada vecchia che collega Gassino a San Raffaele. Un tratto non certo largo, in cui in alcuni punti due macchine, provenienti da direzioni opposte, riescono a passare facendo molta attenzione e sfruttando i piccoli «slarghi» che si trovano. E proprio in uno di questi piccoli slarghi sono stati posti i cassonetti. «Questo tratto - raccontano i residenti - si trova proprio all’imbocco dello stretto rettilineo che porta poi verso il ponticello verso San Raffaele Cimena. Capita spesso, quando due auto provenienti da direzioni opposte si incontrano, che una di esse, normalmente quella diretta verso Gassino centro, utilizzi questo spazio per passare in sicurezza. Con i bidoni questo non potrà più succedere. Dunque, sono stati creati anche disagi alla viabilità. Senza contare che se prima per portare i rifiuti dovevamo uscire solo davanti a casa, ora c’è gente che deve fare 200 metri, facendo attenzione alle macchine in transito. Qui, poi, ci sono anche alcuni anziani. C’è da notare poi che i bidoni si trovano all’altezza di una curva cieca e buia, la sera. C’è un lampione, ma il più delle volte è spento e questo aumenta ancora di più i rischi».

La segnalazione

I residenti hanno già segnalato il caso a Seta e Comune, seguendo le procedure, ci sono stati alcuni sopralluoghi ma nulla si è mosso. «Quello che lascia l’amaro in bocca è che fino ad oggi non c’è stata alcuna possibilità di confronto, nulla di tutto ciò. Ci siamo trovati di fronte ad una decisione presa, senza neanche poter dire la nostra. In più, dopo la prima comunicazione che ci avvisava del fatto che il porta a porta non sarebbe più stato effettuato, ne abbiamo ricevuta un’altra, con la quale si diceva inoltre che i bidoni che utilizzavamo per il porta a porta ci sarebbero stati ritirati. Ma qui c’è gente che lavora ed è chiaro che la maggior parte di noi non può essere a casa durante il giorno».
Passando alla situazione castiglionese, Tetti Falchero, salendo da via Rivodora, è quella borgata di case che si trova poco prima di entrare sotto il territorio di Baldisseto. Una dozzina di famiglie per un totale di una trentina di persone.
Come si può vedere anche dalle foto, qui i cassonetti sono stati posti sulla sinistra proprio all’intersezione tra la strada provinciale e quella che porta alla borgata, con un evidente pericolo di sicurezza perché la visibilità, uscendo dalla strada, a sinistra si fa davvero molto limitata.
Resta poi il fatto che, in entrambe le situazioni, essendo i bidoni in un’area assolutamente libera, chiunque potrebbe andare a gettare rifiuti. A Gassino, addirittura ci hanno già trovato dentro due battere per l’auto, mentre a Castiglione, trovandosi i bidoni sul ciglio della provinciale, sono già stati urtati da auto in transito, senza contare che, essendo la zona collinare soggetta anche al passaggio di cinghiali, il rischio è che questi possano anche creare ulteriori disagi.
«E allora - chiudono i residenti delle due borgate a Gassino e a Castiglione - a che cosa è servito fare tutto questo cambiamento in questo modo?».

La scelta dei luoghi in cui sono stati posti i bidoni pare comunque essere transitoria, con lo scopo di poter continuare lo svolgimento del servizio da parte dell’azienda, in attesa di soluzioni più idonee

Dai Comuni

Per il caso gassinese interviene l’assessore ai Rifiuti Andrea Morelli: «Sono stato informato della situazione da Seta con una telefonata intorno al 20 settembre. Il tratto di strada in questione è privato. Posso dire che la posizione scelta per posizionare i bidoni è comunque transitoria, considerando anche effettivamente i rischi legati alla strada. La scorsa settimana abbiamo fatto una riunione in Comune con Seta ed è stato individuato un tratto dove poter realizzare un’area ecologica adeguata proprio all’inizio della strada, e raggiungibile dunque dal mezzo per la raccolta. Questo tratto è privato, ma come Comune abbiamo già dato la nostra disponibilità in un’ottica di trattativa per fare da tramite».
Per il caso castiglionese, questo il pensiero del sindaco Loris Lovera: «In merito alla questione seta di strada Tetti Falchero, martedì siamo venuti a conoscenza di questa iniziativa degli uffici di Seta di spostare i bidoni in fondo alla via, in un punto molto pericoloso tra l'altro. Ho effettuato subito un sopralluogo e un incontro con gli abitanti, nel mentre come Amministrazione abbiamo chiesto subito un incontro con il presidente, i vertici della società e del Cav Cb16, manifestando il dispiacere nel non essere stati coinvolti nella ricerca di una soluzione, a differenza di quanto fatto in molte altre situazioni sul territorio nel passato. Il presidente Bergamini così come i rappresentanti del Consorzio si sono resi immediatamente disponibili in tal senso e giovedì 12 avremo un apposito incontro sul tema specifico con lo scopo di trovare una soluzione del tema. Siamo veramente dispiaciuti, sia per i nostri cittadini che per le modalità di gestione di questo caso da parte della società, peraltro in controtendenza rispetto al lavoro costruttivo che su temi analoghi si è creato in sinergia negli ultimi anni, auspicando vivamente di sia trattato solo di una svista. Siamo confidenti si riuscirà a trovare una soluzione condivisa che vada incontro alle esigenze di tutti, anzitutto a tutela dei cittadini e dei loro diritti di utenti di un servizio primario come questo».

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