Così Settimo tende una mano agli studenti universitari

Si tratta di una sperimentazione attivata con la Fondazione Operti e che prevede l'erogazione di micro prestiti in cambio di servizi alla comunità

Così Settimo tende una mano agli studenti universitari
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Un aiuto economico per sostenere gli studenti universitari nel loro corso di studi in cambio di ore investite in servizi alla comunità. È la sperimentazione attivata dal Comune di Settimo attraverso una convenzione con la Fondazione Operti, nell'ambito dell'iniziativa che promuove il fondo So.rri.so, approvata in Giunta la scorsa settimana. ù

La sperimentazione

Una sorta di «gemellaggio» tra ente pubblico e giovani per aiutare gli studenti e le studentesse in un periodo storico in cui anche lo studio sembra essere diventato un privilegio riservato a chi può permetterselo. Con questa azione, il Comune eroga un sussidio economico che, in parte, il beneficiario potrà restituire mettendo a disposizione del territorio le proprie competenze professionali.

Uno scambio alla pari che la città sperimenta anche nell'ottica di avvicinare i cittadini – in particolare i giovani – all'ente pubblico. «Questa misura rientra un po' nella nostra cassetta degli attrezzi che include le politiche attive, da un lato, e dall'altro quelle passive - commenta Daniele Volpatto, assessore al Lavoro -. In questo caso, il principio è quello di aiutare i più giovani a costruirsi un futuro perché il diritto allo studio deve essere universale e bisogna creare le condizioni per cui le persone possano accedere a questo diritto».

In questo scenario, il sostegno introdotto dal Comune si muove su più binari differenti. «L'università oggi costa cara e so che con questo contributo non risolviamo completamente il problema delle famiglie ma la società ha il dovere di aiutare. In cambio, in una logica di restituzione, si chiede la formazione e di provare a fare qualcosa per la città. C'è quindi una tripla valenza: l'emancipazione, l'avvicinamento al senso di comunità e una responsabilizzazione e premiazione del merito», ha analizzato Volpatto, parlando di un intervento che chiude «un percorso che, in questi anni, ha ridisegnato le politiche di sostegno al lavoro e al reddito» e rappresenta «un seme che lasciamo a chi verrà dopo questa attuale Amministrazione».

Come funziona la misura

Nel dettaglio – come si legge nella delibera di Giunta e nella bozza della convenzione -, il Comune di Settimo Torinese mette a disposizione della Fondazione Operti una quota pari a 5.000 euro finalizzata «all’erogazione di micro-prestiti sociali destinati a studenti universitari, frequentanti corsi di laurea triennali, magistrali o a ciclo unico, residenti nel Comune di Settimo Torinese, appartenenti a nuclei familiari a basso reddito con Isee pari o inferiore a € 40.000,00, contributo cumulabile con altre agevolazioni statali/regionali».

Ogni studente o studentessa che rientra nella forbice di reddito stabilita dalla convenzione potrà così beneficiare di un importo massimo di 1000 euro da documentare con le ricevute di pagamento delle tasse universitarie. Il cinquanta per cento del contributo erogato dovrà essere restituito in 12 rate mensili, mentre il restante cinquanta per cento andrà «saldato» attraverso ore di «servizio di comunità».

Nel caso, invece, il voto di media degli esami sostenuti nell’anno accademico dovesse essere uguale o superiore a 29, non è prevista la restituzione monetaria ma unicamente il servizio alla comunità fino a 40 ore. Il Comune, nei prossimi mesi, si impegnerà a raccogliere le domande da parte di studenti provenienti da nuclei con residenza a Settimo Torinese, con Isee pari o inferiore a € 40.000,00, e a definire le modalità di ammissione al beneficio.

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