Contrastare il cyberbullismo: il convegno a San Mauro
Ospite d'eccezione la senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge 71/2017 di contrasto al fenomeno
Un pubblico attento, composto principalmente da famiglie e docenti, ha assistito con interesse e partecipazione all'incontro sul cyberbullismo che si è tenuto giovedì 10 ottobre 2024 in sala consiliare a San Mauro Torinese.
Contrastare il cyberbullismo: il convegno a San Mauro
Il dibattito promosso dall'IC1 in collaborazione con l'IC2 e l'Amministrazione comunale ha avuto come ospite d'eccezione la senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge 71/2017 di contrasto al fenomeno del cyberbullismo, da anni impegnata in incontri informativi nelle scuole.
In seguito all'introduzione dell'assessore alle politiche educative Daniele Bagarin e della sindaca Giulia Guazzora, i giornalisti Maria Di Poppa (La Voce) e Alessandro Bocchi (La Nuova Periferia) hanno moderato l'incontro fornendo importanti spunti di riflessione.
Si è partiti dalla scuola naturalmente, grazie all'intervento del dirigente dell'IC2, Salvatore Scirpo, che ha illustrato le iniziative portate avanti nei plessi sanmauresi per contrastare il diffondersi del fenomeno e educare al rispetto dell'altro, anche attraverso percorsi mirati per la conoscenza delle tecnologie digitali: ne è un esempio concreto il rilascio del patentino dello smartphone.
L'intervento di Ferrara ha preso spunto dalla storia di Carolina Picchio, giovane novarese, primo caso riconosciuto di cyberbullismo in Italia; e di cui Ferrara era stata insegnante.
Come evidenziato dalla senatrice, Carolina prima di morire ha lanciato un monito rivolto a chi l’aveva ferita così profondamente : «Le parole fanno più male delle botte» e partendo da questa frase è necessario impegnarsi per la costruzione di una community fondata sul rispetto e sulla legalità.
A conclusione dell'incontro i relatori hanno affermato l'importanza di una alleanza educativa che coinvolga direttamente scuola, famiglie e istituzioni nella lotta al cyberbullismo e alle discriminazioni.