Salute

Contagi Covid in aumento: tornano le aree riservate in ospedale

Nel frattempo a metà ottobre arrivano i vaccini aggiornati alle ultime varianti un spray nasale per combattere il virus

Contagi Covid in aumento: tornano le aree riservate in ospedale
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I dati dei contagi invitano anche nella nostra Regione a maggiori prudenze pur senza allarmismi. Lo scorso 14 settembre, una riunione della cabina di regia tecnico politica ha stabilito aree riservate ai positivi in Ospedale.

Contagi Covid in aumento

contagi Covid tornano a crescere seppure con numeri che restano ancora sotto controllo in quanto l’incidenza è inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. E anche nei pronto soccorso aumentano i pazienti da ricoverare, spesso già con altre patologie, positivi al virus.

Attualmente nei reparti di degenza piemontesi gli infetti sono 170, mentre 6 sono quelli ricoverati in terapia intensiva.

Numeri ancora ben lontani da quelli delle ondate del passato e attualmente sicuramente non preoccupanti ma comunque in costante salita da ormai quattro settimane. E la riapertura delle scuole, e presto anche il ritorno del freddo, certo non aiuteranno a contenere i contagi.

Spazi separati in ospedale

Ecco quindi che la Regione decide di ricorrere ai ripari: occorrono spazi separati nelle strutture ospedaliere. A stabilirlo è stata la cabina di regia tecnico-politica sul Covid, tornata a riunirsi per la prima volta ieri, mercoledì 13 settembre 2023, dopo la pausa estiva.

Nell’incontro è scaturita una circolare, inviata ad Asl e ospedali, con varie indicazioni.

“Una separazione che magari non si configurerà come i vecchi reparti Covid, ma nella nostra previsione saranno ambienti dedicati ai positivi Covid. Previsti anche percorsi e misure per gli operatori che entrano in contatto con i positivi”, afferma Bartolomeo Griglio del Settore Prevenzione Assessorato alla Sanità.

“Quando il Ministero ha emanato il decreto togliendo l’obbligo di isolamento per i positivi, il Piemonte ha comunque mantenuto una serie di misure come lo screening e la sorveglianza attraverso i tamponi per i sintomatici nei pronto soccorso ma anche nell’ambito dei trasferimenti all’interno dei reparti ospedalieri e nelle residenze sanitarie per anziani", conclude Griglio.

Al riguardo si è espresso anche Luigi Icardi, Assessore Regionale alla Sanità: “Attiveremo un sistema di sorveglianza tutte le settimane per monitorare la situazione e poter adottare tutti i provvedimenti di tutela e cautela necessari”.

Nuovi vaccini e lo spray anti Covid

Nel frattempo a metà ottobre arriveranno i vaccini anti Covid aggiornati alle ultime varianti. Tra le novità per combattere il Covid anche lo spray nasale.

Si tratta di un ulteriore aiuto per difendersi dall’infezione da Coronavirus ma anche da altri agenti patogeni influenzali. E in alcuni casi potrebbe addirittura sostituire la mascherina.

Lo spray anti Covid è stato messo a punto da una collaborazione italo-svizzera nell’ambito di un progetto di ricerca dell’Unione Europea con la Federazione Elvetica. In pratica è una sorta di “mascherina virtuale” a base di sostanze naturali in grado di proteggere e non di curare. Non si tratta quindi di un farmaco.

Presentato qualche giorno fa in un congresso a Novara, nello specifico lo spray è composto da un estratto naturale di lapacio, una pianta del Centro-Sud America dalle proprietà antivirali, e lattoferrina, una proteina naturale contenuta nel latte che ha effetti sul sistema immunitario ma che è anche in grado di legare la proteina spike (la proteina che il virus utilizza per legarsi alle nostre cellule e infettarle).

Il composto che, come già detto, non serve a curare l’infezione ma solo a prevenirla, dovrebbe essere commercializzato nel giro di qualche mese.

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