Comitato 10 Febbraio: "Il Comune di Settimo ci nega il patrocinio per l'ennesima volta"
Polemica intorno alla cerimonia in programma per il Giorno del Ricordo: i promotori dell'iniziativa contro l'amministrazione

A pochi giorni dalla ricorrenza istituita per ricordare le vittime delle foibe e la tragedia vissuta dagli esuli, il Comitato 10 Febbraio punta il dito contro l'amministrazione comunale di Settimo Torinese.
Comitato 10 Febbraio: "Il Comune di Settimo ci ha negato il patrocinio"
Il Comitato 10 Febbraio, associazione di promozione sociale con lo scopo di difendere e diffondere la cultura italiana delle terre giuliane e dalmate e mantenere vivo il ricordo delle tragedie che hanno coinvolto le loro popolazioni nel Novecento, ha diffuso un comunicato in cui prende una netta posizione contro il comune di Settimo che sarebbe reo di aver negato "per l'ennesima volta" il patrocinio alla manifestazione organizzata dal Comitato 10 Febbraio per il Giorno del Ricordo per sabato 8 alle 10 in via Vittime delle Foibe.
Il Comitato parla di "atteggiamento ostile nei confronti della memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata".
“Un atto grave e vergognoso, che si ripete ogni anno, e che diventa ancora più inspiegabile se si considera che lo stesso Comune concede regolarmente il patrocinio a 'Una Rosa per Norma', evento organizzato sempre dal Comitato 10 Febbraio il 4/5 ottobre per ricordare Norma Cossetto” fa sapere Antonio Borrini del Comitato 10 Febbraio di Settimo.
“È evidente che a Settimo Torinese la memoria delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata sia ostaggio di una precisa fazione politica. Un monopolio della narrazione storica, affidata ogni anno all'Anpi. Il Giorno del Ricordo - conclude Borrini - non è un'opinione, ma una solennità civile riconosciuta dalla Repubblica Italiana. Negarne il patrocinio è un gesto politico ben preciso e grave.”
Ai commenti di Borrini si aggiungono quelli di Matteo Rossino, responsabile provinciale del Comitato 10 Febbraio: “Al di là di ripicche e prese di posizione, come sempre anche a Settimo ricorderemo i Martiri delle foibe e l’Esodo giuliano dalmata. In un crescendo di giustificazionismi e negazionismi, noi portiamo avanti la fiaccola della verità, portiamo luce dove qualcuno vuole tenere l’ombra. Se la sinistra pensa di poter riscrivere nuovamente la storia distorcendola realtà - conclude Rossino - si sbaglia di grosso, ci troveranno sempre pronti a ricordare chi venne ucciso o cacciato dalle proprie terre solo perché italiano.”