La storia

Comando dei vigili, nella nuova sede l’eredità di Giorgio Valente

La moglie dell'agente morto in servizio a causa di un incidente: «Sono felicissima. Se lo merita, ha dedicato tutta la sua vita al lavoro»

Comando dei vigili, nella nuova sede l’eredità di Giorgio Valente

Nel nuovo comando dei vigili in via Schiapparelli vivrà l’eredità dell’agente Giorgio Valente. A lui, infatti, come già riportato dalla nostra testata, sarà intitolata la nuova casa della Polizia Municipale che dovrebbe inaugurare all’inizio del 2026.

Comando dei vigili

Quando ha scoperto dal nostro articolo che il nuovo comando della Polizia Municipale porterà in nome del marito Giorgio Valente (nella foto), agente morto in servizio il 19 febbraio del 1981, ha istintivamente alzato la cornetta e chiamato la nostra redazione. «Ma veramente?», è la domanda che, senza nascondere l’emozione, ha posto al nostro giornale Anna Cavallero, la moglie del motociclista settimese che ha perso la vita all’età di 29 anni per un incidente avvenuto all’incrocio tra via Leinì e via Trento.

A lui, la commissione Toponomastica ha deciso di intitolare la nuova casa dei vigili di via Schiapparelli, che dovrebbe essere inaugurata all’inizio del 2026. «Ho scoperto la notizia leggendo il vostro giornale e sono felicissima. Lui si merita questo e tanto altro», ha affermato la moglie di Valente durante l’intervista ai nostri taccuini.

La Cavallero ci ha aperto le porte di casa, accogliendoci nel salone in cui sono ancora esposte diverse foto del marito. «Da quell’anno non le ho mai più toccate», spiega la donna che, nonostante siano passati quasi 45 anni e la sua vita sia inevitabilmente andata avanti, non ha mai dimenticato Valente. «Quando è successo l’incidente, eravamo sposati da soli tre anni dopo quasi dodici anni di fidanzamento – racconta -. Eravamo entrambi di Settimo, io all’inizio della frequentazione lavoravo in uno studio in via Brofferio e lui in una carrozzeria perché gli è sempre piaciuto avere a che fare con i veicoli. Poi, ha iniziato a lavorare nella Polizia Municipale che, all’epoca, aveva la sede nella piazza accanto all’anagrafe».

L’incidente

Una storia – e una vita – spezzata da quell’incidente avvenuto a Borgo Nuovo, proprio a pochi passi dalla futura casa dei vigili. «Mentre era in servizio, senza mettere nessun tipo di indicazione, una macchina gli ha tagliato la strada all’incrocio tra via Leinì e via Trento – ripercorre -. E non c’è stato nulla da fare». Una manovra repentina che – come riportavano le cronache nei giornali dell’epoca – ha fatto sbalzare di sella il motociclista. «Lui era molto orgoglioso del suo lavoro, ci teneva tantissimo», ricorda Anna , sottolineando più volte il profondo amore che Valente nutriva per la divisa. E per quella sella su cui, da motociclista della Polizia Locale, ha prestato servizio per anni. Commosso anche il ricordo degli amici e dei colleghi che lo hanno conosciuto e che, subito dopo l’accaduto, avevano affidato alla donna diverse testimonianze. «Un compagno per la sua sposa, un amico, un fratello», è il messaggio di un amico che la Cavallero conserva con sè e in cui si ricorda «il sorriso che ha saputo donare, la sua cordialità, la profondità dei suoi sentimenti».

Tutti valori che adesso, a distanza di 45 anni, continueranno a vivere nella nuova sede dei vigili che, oltre al nome di Valente, avrà il compito di incarnare e tramandare anche la sua passione e il suo impegno.

La conclusione dei lavori è prevista entro fine anno e così all’inizio del 2026 in via Schiapparelli dovrebbe essere ufficialmente inaugurato il nuovo comando Giorgio Valente.