Disabilità

Co-housing in via Amendola per dare autonomia alle persone con disabilità

L'amministrazione settimese fa sapere che in questi primi mesi i risultati sono stati positivi per tutti i ragazzi coinvolti e che il progetto crescerà ancora

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Trascorso un primo periodo dall'avvio del servizio, l'amministrazione comunale fa sapere come stanno procedendo le cose.

Il progetto

«Nel mio futuro immagino di avere un lavoro fisso, una casa tutta per me, e di fare le cose da sola». Rosa è una delle persone coinvolte nel progetto di “palestra di vita” nato qualche mese fa grazie al Comune di Settimo, Unione Comuni Nord Est Torino e Cooperativa Il Margine.

Due alloggi di via Amendola di proprietà pubblica sono diventati la nuova casa di un gruppo di ragazzi e ragazze che stanno provando a coabitare, superando le difficoltà legate alla disabilità. "Non è una sfida semplice - fanno sapere i promotori del progetto - e accanto a loro sono presenti gli educatori e gli operatori dei servizi sociali, per aiutarli a conquistare l'autonomia che desiderano. In questi primi mesi i risultati sono positivi, per Rosa, per Fabio e per tutti i ragazzi coinvolti, e il progetto crescerà ancora...".

Imparare le autonomie di base e costruire relazioni

"Qua i ragazzi impareranno le autonomie di base - spiega l'educatrice Simona Tosco in un video realizzato dal Comune di Settimo per illustrare l'iniziativa - cucinare, fare il bucato, la spesa". "La persona con disabilità, pur con delle difficoltà, ha lo stesso diritto di abitare in autonomia - precisa Barbara Fantino, dirigente dei Servizi Sociali di Unione Net - di costruirsi una vita autonoma e delle relazioni. Non più da figlio all'interno del nucleo familiare ma da persona adulta".

Paola Chiadò Caponet della cooperativa Il Margine fa poi sapere che il progetto "Autonomo e Connesso" è stato da subito condiviso con tutti i partecipanti e le loro famiglie. "Un percorso modulato sulla singola persona - aggiunge il vice sindaco di Settimo Giancarlo Brino - fermo restando che ognuno può scegliere se rimanere o ritornare dalla propria famiglia. Questo progetto è gestito da Unione Net che ha ottenuto un finanziamento su fondi Pnrr e si rivolge ai cittadini di quattro comuni che sono Leinì, San Benigno, Settimo e Volpiano. Le strutture che accoglieranno le persone sono due: la prima su Settimo dove il progetto è già partito, l'altra sarà a Volpiano".

Un'avventura che la sindaca di Settimo Elena Piastra definisce "una grandissima sfida per le persone che qui potranno costruire il loro percorso di vita ma anche in generale per i servizi".

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