Opere pubbliche

Civic center al Borgo Nuovo: presentato il progetto

Il progetto della nuova scuola, a cui seguirà l'abbattimento della Martiri di via Fiume, è stato illustrato ai residenti

Civic center al Borgo Nuovo: presentato il progetto
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La riqualifica di Borgo Nuovo inizia a prendere sempre più forma e a passare dalle «carte» alla pratica. Ad inizio 2024, infatti, prenderanno il via i primi cantieri che ristruttureranno il volto del quartiere.

Il Civic Center

Su via Schiapparelli, da un lato, partiranno i lavori di costruzione del comando della Polizia Municipale mentre su via Fantina, poco alla volta, si procederà alla realizzazione del Civic Center.

Ed è proprio il progetto della nuova scuola, a cui seguirà l'abbattimento della Martiri di via Fiume, che nei giorni scorsi, al centro Aglietta, è stato illustrato ai residenti dalla sindaca Elena Piastra e dall'assessore Alessandro Raso.

Due step: primaria e palestra e poi la materna

Il cantiere, in un primo momento, vedrà la costruzione della scuola primaria e della palestra e successivamente, invece, sarà completato con la scuola dell'infanzia per un investimento complessivo di circa 14 milioni di euro. A raccontare i due tempi di interventi differenti è stata la stessa Piastra durante l'assemblea pubblica che si è svolta a inizio dicembre in via Fantina.

«La scuola elementare e la palestra sono pagate totalmente dal Pnrr che ha scadenze rigidissime, quindi entro marzo 2026 dobbiamo aver rendicontato i lavori. La costruzione della materna e dell'infanzia, invece, sarà sostenuta con il conto termico, ma parliamo almeno di un anno dopo», chiarisce la sindaca, annunciando così due cantieri separati. La prima fase dei lavori è praticamente imminente e partirà nei prossimi mesi.

«La ditta (la gara è stata aggiudicata dalla Ati Project, ndr) il 3 febbraio consegnerà l'esecutivo e in quegli stessi giorni comincerete a vedere l'area cantiere che inizierà con lo smontaggio dell'Aglietta. L'obiettivo è recuperare tutto il recuperabile di questa struttura e rimontarla sulla piastra esterna dell'8 Marzo», precisa la prima cittadina.

Le rassicurazioni dell'amministrazione

In vista della partenza dei lavori, sindaca e assessore hanno provato a risolvere alcune criticità sollevate dagli stessi residenti, tra cui la questione parcheggio e l'accesso alle isole ecologiche della zona. Foto alla mano, Piastra ha assicurato che per tutta la durata del cantiere «non avrete cambiamenti».

«Per quanto riguarda il parcheggio – racconta -, viene occupata solo la parte iniziale e tutto il resto del piazzale rimane a disposizione. Inoltre, vedrete una risega per permettere di non avere problemi su dove andare a buttare i rifiuti. Quindi, non c'è nulla che cambia».

In un secondo momento, invece, si procederà con la realizzazione del secondo lotto, ossia la scuola dell'infanzia. «Non ho ancora la data di inizio cantiere – ammette la sindaca -, ma l'obiettivo è quello di non far passare troppo tempo. L'ipotesi è di partire a metà del 2026».

Perché una nuova scuola?

Qualcuno è ancora perplesso. «Perché costruire una nuova scuola e non ristrutturare l'attuale Martiri?», domanda qualche residente nel corso dell'assemblea, senza celare un velo di scetticismo su un intervento così impattante sul quartiere.

«La Martiri è la seconda scuola costruita in città, ma non può essere tenuta aperta per molto tempo. È inefficiente dal punto di vista energetico, presenta barriere architettoniche e non risponde proprio più alle esigenze. Si tratta di una scuola “giusta” ma nel 1968», replica Piastra, presentando, invece, il progetto di un edificio che si candida ad essere uno dei più belli d'Europa. Progettato con criteri di alta qualità architettonica, l’obiettivo è quello di realizzare un luogo di aggregazione aperto al quartiere con la possibilità di utilizzare gli spazi anche per funzioni che non c'entrano strettamente con la didattica.

Nella struttura troveranno «casa» un auditorium, un co-working per i genitori e una biblioteca che trasformeranno l'istituto in un vero e proprio centro civico.

«Sarà una scuola iperinnovativa, con un piano terra con diversi laboratori pensati per una nuova didattica – illustra Piastra -. Abbiamo avuto la fortuna di aggiudicare la gara molto bene, vinta da una società di progettazione strutturata che ha sede a Pisa e ha avanzato delle proposte molto interessanti. L’edificio avrà il triplo vetro, percorsi colorati in base alle zone e tutte le pareti apribili. Sarà sicuramente – garantisce Piastra - una delle scuole più innovative di Europa».

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