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Cimitero, mancano le fosse a terra

L’area che sarà utilizzata per «alleggerire» i rischi di esaurimento è quella liberata dalle esumazioni.

Cimitero, mancano le fosse a terra
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Anche morire può essere complicato, in questo caldo agosto. Specie se nella porzione di cimitero in uso sono rimaste libere e disponibili soltanto un paio di fosse.

Cimitero, mancano le fosse a terra

Anche morire può essere complicato, in questo caldo agosto. Specie se nella porzione di cimitero in uso sono rimaste libere e disponibili soltanto un paio di fosse.
Stiamo parlando delle tombe interrate, andate esaurendosi dall’inizio dell’anno ad oggi. Sono solo due, infatti, gli spazi di questo tipo rimasti nel campo in uso.
Numeri che hanno spinto l’Amministrazione, ed in particolare l’assessorato ai Servizi cimiteriali guidato dalla vicesindaca Katia Venturi e l’Ufficio tecnico di Luca Rastelli, ad eseguire un sopralluogo per trovare una soluzione e garantire ai cittadini la possibilità di continuare a seppellire i propri cari in terra.
In quella sede si è deciso di preparare nuove fosse nella porzione più antica del cimitero, in parte liberata dalle esumazioni previste per quest’anno. La situazione, rassicura dunque la vicesindaca Venturi, è sotto controllo e, sostiene, non emergenziale. «Nel breve periodo di spazi ce ne sono – afferma –. Esauriti i due posti del campo in uso si andrà ad impiegare una parte del campo dismesso, sito dietro le prime serie di loculi e formato da quattro quadranti. Uno di questi quadranti è stato interessato dalle esumazioni e dunque verrà preparato per accogliere nuove salme. Un altro invece è già pronto».

Un po’ di dati

Secondo i dati cimiteriali forniti dal Comune di San Mauro, a fine 2021 i decessi sono stati 219. Di questi 193 hanno scelto la tumulazione in loculo, mentre 24 l’inumazione in fossa.
Ad inizio 2022, dunque, erano 45 le fosse libere, andate evidentemente esaurendosi nella prima metà di quest’anno. Mentre 48 quelle che si prevedeva di rendere disponibili con le esumazioni ordinarie, una parte delle quali già eseguite prima della pausa estiva. I lavori dei necrofori riprenderanno in settembre e ci sarà tempo fino a fine anno per continuare a liberare spazi in terra, per altro i più economici: la concessione quindicennale di un’area di inumazione costa 600 euro.
I loculi disponibili ad inizio 2022 erano invece 476, di cui 114 di recupero e solo 18 di nuova costruzione. Entro fine anno è previsto se ne liberino altri 32, per effetto dalle estumulazioni. E il loro costo parte da 1500 euro e va fino a 4300 a seconda della fascia. Le cellette ossario e le nicchie cinerarie erano infine 420, di cui 360 di nuova costruzione, a fronte di 89 famiglie che nel 2021 hanno scelto la cremazione per i propri cari. Per queste il canone di concessione va da 500 a 800 euro sempre a seconda della serie. In entrambi i casi l’assegnazione dei loculi o delle cellette più facilmente accessibili, cioè quelle della prima e seconda fila, va con priorità ai deceduti con parenti portatori di handicap.
E per i non residenti in San Mauro sono previste maggiorazioni del 50 percento.
Insomma, il cimitero di via Superga sembra aver fatto ormai il proprio tempo e urge la stesura di un programma di lungo respiro che inquadri la sostenibilità ed il futuro dell’attuale camposanto.

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