Lutto in Collina

Castiglione ha detto addio allo storico ex sindaco

Si è spento Terenzio Laureri: nel 1996 contribuì assieme ad altri amministratori, alla creazione del Cisa, una «svolta» in ambito sociale

Castiglione ha detto addio allo storico ex sindaco
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Aveva 87 anni, 25 dei quali alla guida del comune di Castiglione Torinese. Per l'ente ha ricoperto anche la carica di vice sindaco e consigliere di minoranza.

Addio all'ex sindaco di Castiglione

Da tempo non era più sindaco, ma la figura di Terenzio Laureri ha rappresentato certamente un punto di riferimento, in ambito amministrativo, per il territorio.

E’ mancato all’età di 87 anni. La sua presenza, come sindaco, si è sempre fatta sentire. Nel 1996, assieme agli altri primi cittadini dell’epoca, contribuì alla creazione del Cisa, una svolta in ambito sociale. Con lui Angelo Corrù (sindaco di San Raffaele Cimena), Marco Ruffino (Sciolze), Giovanni Revello (Rivalba), Mario Gobetto (Gassino), Delfino Casalegno (Cinzano) e Angelo Santoro (San Mauro).

Sempre al centro di discussioni politiche di primo piano, come ad esempio i progetti legati alla viabilità, con tutta la «querelle» sul discorso relativo alla realizzazione della tangenziale est dell'Area Metropolitana Torinese: tema di cui ancora oggi si discute.

Le esequie si svolgeranno in forma private alle ore 15 del cimitero della Rezza, a Castiglione.

Oltre quarant'anni di attività amministrativa

Terenzio Laureri rappresentava la vera e propria memoria storica dell'Amministrazione castiglionese. «Il prossimo - sottolinea - sarà il mio 39° anno di attività in Comune - raccontava a La Nuova Periferia nel 2008 - Sono entrato in Consiglio comunale per la prima volta nel 1970, quando il sindaco era Giuseppe Bosio, come assessore alla Gioventù e allo Sport. Facevo parte della lista civica "Dc e indipendenti", che aveva come simbolo la torre ed il leone rampante. Quelli erano anni in cui i Consigli comunali duravano anche cinque o sei ore. Ci riunivamo solitamente il sabato sera e l'opposizione era molto puntigliosa; allora andavano di moda i "tazebao", sui quali, dopo i Consigli, la minoranza era solita scrivere critiche pungenti. Sono stato eletto per la prima volta sindaco nel 1980».

E ancora: «Tra le prime cose che ho realizzato, c'è stata la fondazione del Consultorio familiare, per la gestione delle attività sociali del Comune. Era situato nei sotterranei dell'ex sede municipale, e svolgeva servizi più avanzati anche di quelli di Chivasso. Ricordo che riuscii a comprare il primo colposcopio, strumento che serviva per la prevenzione dei tumori al collo dell'utero».

Laureri analizzava poi il cambiamento di Castiglione rispetto ai suoi inizi: «Nel 1970 la popolazione era sui 4 mila abitanti, ora sfioriamo i sei mila. Sono aumentati gli insediamenti abitativi e le necessità dei cittadini. Oggi i cittadini possono contare, dal punto di vista dei servizi, su un "nerbo" essenziale, penso, ad esempio, all'azzeramento delle liste d'attesa per i bambini delle scuole materne. Purtroppo, però, ho la sensazione che il paese stia assumendo le caratteristiche di un Comune dormitorio. Ritengo che oggi siano maturi i tempi per la creazione di una Pro Loco, che dovrebbe rappresentare il faro per tutte le iniziative che vengono organizzate. In passato avevo provato due volte a costituirla, facendo anche delle riunioni con i commercianti, ma ad un certo punto non era stata trovata la giusta condivisione tra le diverse borgate del paese, Pedaggio, San Rocco e La Rezza».

E sulla questione viabilità: «All'inizio degli anni Settanta la situazione delle strade era assolutamente differente, penso ad esempio a via Mario Caudana, a via Don Brovero, alle piazze ed ai parcheggi. A proposito di questi ultimi, oggi la maggioranza è arrivata anche a dire che ce ne sono troppi. La viabilità comunale necessita di alcuni miglioramenti. Ricordo, che negli ultimi mesi della mia Amministrazione, presentammo in Consiglio il Put, il Piano urbano del traffico, che però è rimasto lettera morta».

 

 

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