Taglio del nastro

Casa di comunità a San Mauro: posata la prima pietra della struttura sanitaria

Sorgerà presso il Poliambulatorio di via Speranza 31: i lavori dovrebbero terminare entro l'inizio del 2026

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La Casa di Comunità, progetto presentato come strategico per la Sanità territoriale, frutto di un accordo di programma tra il Comune di San Mauro e l’ASL TO4, ha visto  la posa della prima pietra stamattina, venerdì 20 settembre in via Speranza 31.

Casa di comunità a San Mauro

La cerimonia è stata organizzata per sancire l’impegno delle istituzioni nella realizzazione dell'intervento. Un investimento importante di 2 milioni e 750mila euro, in parte finanziato con fondi PNRR (1,5 milioni di euro), in parte con risorse del Comune di San Mauro (226mila euro), la parte restante da fondi ASL.

La Casa di comunità avrà sede presso il Poliambulatorio di via Speranza 31, di proprietà comunale. I lavori dovrebbero terminare entro l'inizio del 2026.

In sintesi, le opere consistono nella ristrutturazione dei locali al piano seminterrato e nella realizzazione di due nuovi piani in adiacenza al fabbricato esistente e in collegamento con quest’ultimo. Il nuovo edificio ospiterà 10 ambulatori, i locali del Punto Unico di Accesso (PUA) e la sede della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), in modo tale che l’intero fabbricato (nuovo più vecchio) sia rispondente ai requisiti previsti dal Decreto Ministeriale 77/2022 per le Case di Comunità.

A far seguito alla “posa della prima pietra” che si è svolta oggi, entro l’inizio del prossimo mese di ottobre si procederà alla consegna dei lavori.

Le dichiarazioni

All’evento hanno partecipato la sindaca della Città di San Mauro Torinese, Giulia Guazzora, il direttore generale dell’ASL TO4, Stefano Scarpetta, autorità locali e consiglieri regionali.

«La Casa di Comunità di San Mauro Torinese fa parte del piano di edilizia sanitaria della Regione Piemonte, finanziato con fondi PNRR, per rafforzare il sistema della sanità territoriale. Come previsto dal Decreto Ministeriale 77/2022, che fissa gli standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale, è il luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria e il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento. Come Regione siamo impegnati nel rispetto del cronoprogramma per l’avvio delle Case di Comunità su tutto il territorio» afferma l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Le Case di Comunità sono strutture in cui opera un’équipe multiprofessionale di medici di famiglia, medici specialistici, infermieri di famiglia e di comunità e altri professionisti della salute e assistenti sociali.

«La nascita della Casa di Comunità ha un’importante valenza territoriale poiché va a coprire una serie di esigenze particolarmente sentite dai cittadini. Un luogo attraverso cui coordinare i servizi sanitari, ma in cui troveranno casa anche i servizi socioassistenziali. Un punto di riferimento per il territorio per limitare il carico degli accessi in ospedale quando non strettamente necessari o di fondamentale importanza per i pazienti con malattie croniche» commenta la sindaca Giulia Guazzora.

 

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