Il caso

Campo Vella conteso, parla la Pro Eureka: "Chi vuole usarlo può chiederlo"

"La società di rugby è stata l'unica a farsi avanti con noi, al momento ci sono degli spazi: basta domandare. Per sei mesi. Poi ci sarà il bando”

Campo Vella conteso, parla la Pro Eureka: "Chi vuole usarlo può chiederlo"
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Tirata per la maglia della polemica sulla questione della gestione del campo «Valla» di Settimo Torinese, la Pro Eureka, attraverso Marco Miele (nella foto)a cui è affidata la Direzione e Gestione Settore Giovanile e Scuola Calcio, responsabilità tutela minori e, soprattutto, Gestione degli Impianti, non si sottrae allo «scontro»... di gioco.

Campo Vella conteso, parla la Pro Eureka

Ormai da diverse settimane la questione dell'uso del campo Vella accende il dibattito politico e non solo. A sollevare il caso era stato il River Settimo che a inizio stagione aveva lamentato come la società si fosse vista costretta a migrare a Torino non avendo trovato spazi disponibili in casa. Sotto la lente era finito proprio l'impianto Vella al momento utilizzato dalla Eureka Settimo Rugby.

Le polemiche si trascinano da mesi e sono culminate alcuni giorni fa in una protesta pubblica del River.

La Nuova Periferia di Settimo nei giorni scorsi ha intervistato Marco Miele, gestore degli impianti della Pro Eureka, che ne ha approfittato per chiarire quale rapporto ci sia tra Pro Eureka ed Eureka Settimo Rugby:

L’Eureka Settimo Rugby non siamo noi. E con noi intendo la Pro Eureka calcio. Allo stesso tempo, però, posso dire che tra noi e la nuova società della palla ovale, che è nata da una costola della società già esistente, c’è un ottimo rapporto; non fosse altro che siamo “vicini di casa” da anni”. (In via Cascina Nuova, a distanza di pochi numeri civici, ci sono gli ingressi del campo Valla e quello con le porte a “pali alti”, ndr). Con la famiglia Ferlin c’è un ottimo rapporto e dirò di più. Anche se non erano obbligati a farlo, i rappresentati della nuova realtà sportiva, ci hanno incontrato e chiesto se per noi ci fossero stati dei problemi se, anche loro, avessero chiamato la loro società Eureka, così come la nostra Pro Eureka, con l’aggiunta di Settimo Rugby, perché gli piaceva il nome. E noi abbiamo risposto che non c’erano problemi di sorta, di procedere, ma, ripeto, siamo e restiamo due entità distinte, diverse, che non hanno dal punto di vista societario nulla in comune.

E Miele prosegue:

Il tutto è avvenuto prima che iniziassero le pratiche del Coni. Ho sentito parlare di cronologie e date di iscrizione, ma forse chi insinua queste cose non conosce i tempi della burocrazia sportiva; una società non si registra in un attimo. Quando parlarono con noi del loro progetto la società era stata costituita e aveva già un direttivo. Questo per dire che dietro quella denominazione non si nasconde nulla di subdolo o recondito, utile per poi entrare a fare attività al “Valla”. Magari qualcuno può pensare il contrario, ma invece io con fermezza confermo che non c’è nulla di concordato. Lo escludo categoricamente.

Allora come stanno realmente le cose? Com’è che l’Eureka Rugby è al Valla a fare attività e ci sono altre realtà, invece, come il River che scende in piazza a manifestare perché non sa dove fare allenare i propri tesserati?

L’Eureka Rugby è stata l’unica società che si è fatta avanti con noi a chiederci se ci fossero degli spazi a disposizione. Né il San Gallo calcio, né il River si è fatto avanti per chiederci di affittare il Valla sapendo che noi ci saremmo trasferiti e che, fino al giugno 2025, avremmo mantenuto la gestione dell’impianto.

Ecco, ma voi il Valla lo usate ancora, visti i nuovissimi spazi del Sattin?

Certo che lo usiamo quello spazio: lo sfruttiamo ancora. Per quanto la nuovissima area di via Torino si ampia, in diverse occasioni ci è capitato di utilizzarlo. E continuiamo ad utilizzarlo perché le squadre che abbiamo sono molte, così come gli impegni. Ma in ogni caso, chiunque si presenti alla Pro Eureka e ci sono slot liberi, lo spazio lo concediamo. Anche allo stesso River, basta chiederlo. Se poi invece i problema è che lo spazio deve essere “proprio”, allora non c’è che da aspettare la gara e provare a vincerla. In questo momento non c’è altra soluzione che affittarlo come ha fatto l’Eureka Rugby con la quale abbiamo fatto un planning per gli orari di utilizzo; basta rivolgersi a loro per sapere quando ci sono degli spazi disponibili.

Dunque, ribadendo il concetto: l’Eureka Rugby è una realtà sportiva a sé, con la quale per gli ottimi rapporti di vicinato, avete instaurato un rapporto di collaborazione che si protrarrà fino al 30 giugno 2025, dopo di che il nuovo bando assegnerà il “Valla”.

Quando il Rugby è venuto da noi abbiamo studiato un comodato, visto l’uso settimanale frequente della richiesta, possibilità che è previsto dalla concessione che abbiamo in mano, in modo che loro fossero liberi di muoversi come meglio credevano per svolgere l’attività. Ma al contempo abbiamo sempre mantenuto l’apertura alle squadre calcio. Infatti, con il San Gallo è in piedi una collaborazione per la squadra Under 14 che, proprio per quel problema di spazi a cui ho fatto riferimento, si allenano un po’ al Sattin e un po’ al Valla. Ed è una possibilità concessa a chiunque, anche allo stesso River di cui conosco i dirigenti per nome ma non di persona; che io sappia non sono mai venuti alla Pro Eureka, per vedere se fosse possibile trovare insieme qualche soluzione. E non credo che abbiano parlato del tema con il nostro presidente, altrimenti credo lo saprei. Ripeto, solo i Ferlin lo hanno fatto.

Nessuna intenzione da parte di Pro Eureka di partecipare alla gara per la gestione del Valla il prossimo giugno. Per Miele la questione sarebbe diventata oggetto di una strumentalizzazione politica non giustificata dai fatti:

La sensazione è un po’ questa. Come se si fosse preso un protesto, in questo caso l’impiantistica della Città, per attaccare l'amministrazione pubblica. Ma d’altronde in Italia funziona così: a prescindere di chi governa, deve essere attaccato. Sì, può essere anche questa una lettura”. Dietro c’è molto meno di quanto possa pensare. C’è un impianto, il Valla, che ora è meno utilizzato e ci sono degli spazi liberi per chi ne ha le esigenza: basta chiederli. Per sei mesi. Poi ci sarà il bando”.

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